Sono tre i casi di aggressione per mano di un unico paziente, avvenuti all’interno della Guardia medica di Taviano e emersi nel corso delle indagini.
I Carabinieri del Norm di Casarano, guidati dal Comandante Clemente Errico, dunque, intendono far luce su alcuni preoccupanti episodi a danno di tre diverse dottoresse di turno.
Nel pomeriggio del 3 marzo scorso A.G.F., 43 anni di Racale, si era presentato per chiedere una visita domiciliare. Quando la dottoressa si presentò a casa sua avrebbe cominciato a mettergli le mani addosso. Non solo, poiché l’avrebbe obbligata a subire un bacio per poi abbassarsi i pantaloni. La donna, fortunatamente, sarebbe riuscita a scappare via.
Ci sarebbe poi un terzo episodio di violenza, sempre per mano dell’uomo di Racale, avvenuto nello stesso luogo, alcuni mesi fa, ai danni di un’altra dottoressa di turno. Il 7 marzo, si presentò in ambulatorio, suonando per farsi aprire la porta e costringendo il medico a chiamare i carabinieri.
Invece, verso le 11.00 del 1 maggio scorso, nella sede della Guardia medica di Taviano, l’uomo si è ripresentato e ha chiesto di essere visitato. Un’altra dottoressa – che sapeva di chi si trattasse – ha chiesto l’intervento dei vigilantes, per poter eseguire la visita senza patemi. In precedenza, l’uomo avrebbe addirittura tentato di entrare nello studio, inserendo una mano nella grata. La dottoressa, naturalmente, non ha aperto, ma ha chiesto l’intervento dell’istituto di vigilanza. Non solo, poiché nei pressi dell’ambulatorio, il vigilante avrebbe notato la presenza, sul pavimento, di un preservativo usato.
L’Ordine dei Medici si è già attivato per potenziare tutti gli standard di sicurezza nelle sedi di guardia medica con l’attivazione di nuove telecammere ed estendere i servizi di vigilanza.
