Ai domiciliari, perseguita al telefono la ex e le manda pure una volante a casa, denunciato

Un uomo già ai domiciliari è stato denunciato per procurato allarme per aver segnalato alla Polizia di maltrattamenti in casa della ex moglie verso i figli, risultati poi senza alcun fondamento.

Tanti sono ormai gli episodi di disagio famigliare, legato a incomprensioni che spesso sfociano in litigi, maltrattamenti e vere e proprie persecuzioni.

E così, l’ 11 maggio scorso, presso l’Ufficio denunce della Questura, si è presentata una donna per denunciare alcuni episodi di cui si è detta vittima a causa di comportamenti poco corretti dell’ex marito .

In particolare, la signora ha riferito che pochi giorni prima, nelle ore pomeridiane, mentre si trovava in casa della madre, continue sono state le chiamate al telefono fisso da parte dell’ex coniuge che si trovava agli arresti domiciliari. L’uomo alla cornetta chiedeva insistentemente di poter parlare con i figli i quali, a loro volta, pare rifiutassero categoricamente qualsiasi contatto con lui.

Successivamente, la donna, tornata a casa, ha ricevuto un’altra telefonata da parte dell’ex che chiedeva nuovamente di parlare con i figli, annunciando – o meglio minacciando – di arrivare a casa.
In realtà, presso la residenza della donna è giunta dopo pochi minuti la suocera e, quasi contemporaneamente, una volante intervenuta a seguito della falsa segnalazione al 113, da parte dell’uomo, di maltrattamenti in danno dei suoi figli da parte di estranei.

Il quadro che si è presentato agli agenti è apparso chiaro: l’uomo stava continuando nei suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della ex moglie, nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari, tempestandola di telefonate con la scusa di parlare con i figli, contravvenendo nel contempo alle prescrizioni imposte dall’ordinanza di arresto del febbraio scorso di “non comunicare in alcun modo con la persona offesa”.

Un comportamento ossessivo, insomma, che ha portato l’ex marito a far intervenire la Polizia presso l’abitazione dove vivono i figli pur sapendo che non vi era alcuna situazione di pericolo.
L’uomo, al termine degli accertamenti, è stato così denunciato per procurato allarme.



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