Alcool denaturato nei prodotti destinati a fini alimentari per evadere le imposte: assolti i 12 imputati

L’assoluzione è stata decisa dal collegio della seconda sezione penale. Gli imputati avrebbero, a vario titolo e in diversa misura, mascherato la presenza di alcool in alcuni prodotti destinati a fini alimentari.

Avrebbero "mascherato" la presenza di alcool in alcuni prodotti destinati a fini alimentari, attraverso alcune operazioni di “denaturamento”, per sottrarsi al pagamento di imposte, ma i dodici imputati sono stati assolti. Nella tarda mattinata di oggi, il collegio della seconda sezione penale presieduta dal dr. Michele Toriello ha pronunciato la sentenza per: il 50enne Sergio Palma originario di Napoli, (legale rappresentante  dell’azienda per la distillazione di alcol e acquaviti con stabilimento di produzione a Tuglie), presunto capo di un'associazione a delinquere; Antimo Palma 60 enne di Sant'Antimo; Rosina D'Amodio 85enne anch'ella di Sant'Antimo; Antonello Calò, 60 anni originario del nuorese, ma residente a Copertino; Giovanni Luca Calò, 46 anni e Cristina Calò 51 anni di Copertino, Giovanni Caiaffa 74 anni di Lequile; Salvatore Donadei 62 anni di Sannicola; Angelo Totaro 61 anni di Martano; Palmiro Luigi Leo, 68 anni di Copertino, Claudio Marti 61 enne di Spongano e Addolorata Ciarciello 62 anni di Cavallino.
 
L'assoluzione è avvenuta per i reati più gravi "perché il fatto non sussiste", mentre in altri casi per intervenuta prescrizione (anche il pubblico ministero Giuseppe Capoccia si era pronunciato per l'assoluzione). Il collegio ha anche disposto che vengano restituiti tutti i beni sottoposti a sequestro durante le indagini preliminari.
 
I vari imputati rispondevano a vario titolo ed in diversa misura di associazione a delinquere, adulterazione o contraffazione di sostanze destinate ad uso alimentare; rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio; falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale; corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. I fatti sarebbero avvenuti tra il gennaio del 2000 e aprile 2005, soprattutto tra i territori di Tuglie e Copertino.
 
Le "operazioni" illegali sarebbero consistite secondo gli inquirenti, in analisi di laboratorio eseguite sul prodotto dichiarato denaturato; esse sarebbero servite a dimostrare come le sostanze utilizzate a tale scopo, le quali avrebbero modificato le proprietà organolettiche dell'alcol (gusto, odore e sapore) erano assenti o presenti in minima parte. L'alcool denaturato sarebbe stato impiegato anche per la sofisticazione del vino. L'obiettivo dei presunti associati sarebbe consistito nel sottrarsi al pagamento accisa, giungendo anche a corrompere il personale dell'amministrazione finanziaria.
 
II collegio difensivo era composto dagli avvocati Patrizio della Volpe del Foro di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Corvaglia, Luigi Rella , Massimo Bellini.



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