Ancora uno sbarco nel Salento. 32 siriani giunti a San Cataldo

Alle prime luci dell”™alba le volanti della Polizia di Stato hanno rintracciato i migranti sulla strada che dalla marina conduce a Lecce. I clandestini sono stati accompagnati presso il centro di accoglienza Don Tonino Bello.

L’emergenza migranti in Italia non accenna, nella maniera più assoluta, ad avere fine e anche il Salento continua ad essere territorio di sbarchi.
 
Esattamente due giorni sono stati rintracciati, dagli uomini della Guardia di Finanza e, per la precisione, dai militari del Reparto Aeronavale di Otranto e Gallipoli delle Fiamme Gialle, nella Marina di Novaglie, intorno alle due della notte, 28 migranti che avevano raggiunto il territorio a bordo di un barcone. I clandestini, per metà di origini somale e per metà di origini pakistane, tra cui otto donne e un bambino, grazie all’ausilio dei volontari della Croce Rossa e al personale della Guardia Costiera, sono  stati trasferiti in pullman presso il centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto per essere rifocillati e identificati prima delle operazioni di rimpatrio.
 
Alle prime luci dell’alba di questa mattina, un nuovo sbarco e, questa volta, a pochi passi dal capoluogo Lecce.
 
Sulla strada che conduce dalla Marina di San Cataldo al capoluogo, infatti, sono stati 32 i migranti di nazionalità siriana, intercettati dagli agenti di Polizia.
 
Tra loro anche  sette donne  e sette minorenni, alcuni dei quali dell’età di pochi mesi.
 
Sembrerebbe che l’imbarcazione a bordo della quale sono giunti non sia stata ancora rintracciata.
 
Anche in questo caso, come già avvenuti nelle occasioni precedenti, i migranti sono stati condotti sempre presso il centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Tra le persone che hanno raggiunto il punto di soccorso anche un uomo e una donna che sono stati costretti a fare ricorso alle cure mediche a causa di lievi malesseri.



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