Anni di violenze e minacce alla ex e ai suoi colleghi finiscono con l’arresto dello stalker

Un nuovo caso di stalking: un uomo ha perseguitato per anni la ex moglie, oltre che commesso reati contro ex colleghi e datori di lavoro. Le recenti attività di stalking hanno portato all’arresto dell’uomo.

Ieri sera finisce l’incubo per una donna, letteralmente perseguitata – come si evince dal racconto dei carabinieri – dal suo ex marito.

I carabinieri della Stazione di Trepuzzi, dopo aver svolto tutte le indagini del caso, hanno proceduto all’esecuzione degli arresti domiciliari per Sandro Greco, 50enne di Trepuzzi. L’uomo è accusato di aver commesso in danno della ex moglie, da cui si è separato 8 anni fa, i reati di atti persecutori ovvero di stalking, lesioni personali, violenza privata.

La violenza è stata consumata anche nei confronti dell’ex datore di lavoro e di un ex collega della donna.

Una rabbia che sembra essere montata nel tempo. Nel corso degli anni successivi alla separazione, infatti, Greco sembra non essersi mai dato pace per la fine della storia con la moglie. Accecato dalla gelosia ha continuamente pedinato, osservato, minacciato, ingiuriato pesantemente la sua ex.

Le minacce sono arrivate in questi anni anche ai famigliari della signora e tra gli episodi recenti più preoccupanti sicuramente ci sono le lesioni subite dalla ex moglie, in strada, a Lecce: qui l’uomo avrebbe aggredito la signora per impossessarsi del telefonino al fine di controllare le comunicazioni. Poi le minacce di morte all’ex datore di lavoro (gestore di un noto albergo leccese) e a un ex collega di non avvicinarsi alla donna ed anzi di licenziarla, pena la morte. Inevitabile che tali comportamenti abbiano causato il consensuale allontanamento della donna dall’albergo e dalla abitazione di residenza.  Insomma, non solo la perdita della serenità ma anche del lavoro e della casa.

Dopo un primo periodo di tregua, però, l’uomo ha scoperto il nuovo lavoro in un altro albergo e la nuova abitazione della donna. Sono, quindi, riprese le minacce e gli appostamenti. Da qui l’urgente richiesta del PM, dott.ssa Licci, e del GIP, dott. Cazzella, che hanno portato all’ arresto di ieri.



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