Rapina, estorsione e per una di loro, anche possesso di materiale pedopornografico. Sono queste le accuse dalle quali si dovranno difendere quattro persone, per le quali si sono aperte le porte del carcere.
Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa, con il supporto nella fase esecutiva dai colleghi delle compagnie di Lecce, Campi Salentina e Brindisi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda quattro persone ritenute presunte responsabili di rapina pluriaggravata, estorsione in concorso e per uno di loro viene contestato anche il reato di detenzione di materiale pornografico.
L’ordinanza è stata emessa a seguito alle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa, all’indomani dell’esecuzione di un analogo provvedimento cautelare, dopo che i militari hanno effettuato aver repertato alcuni dispositivi informatici in uso agli indagati di cui uno contenente materiale pornografico realizzato utilizzando minori di 18 anni.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta Giudice (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), gli indagati avrebbero effettuato, nella provincia di Lecce e Brindisi, cinque rapine e due estorsioni ai danni di cittadini che, a bordo delle proprie autovetture e in attesa di incontri occasionali organizzati, venivano pedinati, seguiti e poi obbligati a fermarsi.
Sotto minaccia le vittime venivano costrette a consegnare denaro contante e, in un caso, indotte a prelevarne altro presso il più vicino sportello bancomat.
Le azione, poi, venivano riprese dai complici che, vantandosi, commentavano le proprie performance tramite applicazioni di messaggistica istantanea.
Attraverso un’attività info-investigativa condotta dai militari, suffragata dall’ascolto dei testimoni, è stato possibile così ricostruire le varie dinamiche e quindi individuare i presunti responsabili.
Al termine delle operazioni di polizia, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Borgo “San Nicola” a Lecce.
Naturalmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.