Furto aggravato in concorso. È questa l’accusa che gli agenti della sezione volanti della Questura hanno contestato a due georgiani domiciliati a Lecce – B.M.di 21 anni e K.S. di 31 anni – che, nel cuore della notte, si sono intrufolati in un appartamento nella zona Castromediano, con l’intento di ‘ripulirlo’. I due malintenzionati, però, non hanno fatto i conti con la badante dell’anziana padrona di casa che, insospettita dai rumori, ha chiesto aiuto al figlio della donna. Alla fine, come detto, sono finiti in manette. Arrestati in flagranza di reato dai Poliziotti intervenuti.
I Fatti
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 4.30, quando i due cittadini georgiani hanno fatto irruzione in un appartamento in Zona Castromediano, dove vive un’anziana signora e la sua badante. La donna, avendo sentito dei rumori sospetti nel cuore della notte, senza perder tempo prezioso ha telefonato al figlio della sua assistita, che abita proprio di fronte. La tempestività è stata ‘utile’ per dare un volto e un nome ai due ladruncoli.
Una volta entrato in casa, infatti, l’uomo ha notato subito qualcosa di strano. Non solo la tapparella di una stanza era stata sollevata, ma due persone, scavalcando il cancello di recinzione, si stavano allontanando. Sentendosi scoperti, probabilmente, i malviventi avevano rinunciato al piano per darsi alla fuga. Così li ha inseguiti, mentre chiedeva l’intervento delle volanti chiamando il 113.
L’inseguimento si protraeva lungo via Leuca, via dell’Abate e parco Tafuro, dove una delle volanti ha sorpreso uno dei due malviventi segnalati, perfettamente corrispondente alla descrizione fornita. Era nascosto dietro un cespuglio. Il complice, invece, è stato bloccato da un’altra volante nello stesso luogo.
I due georgiani sono stati tratti in arresto per tentato furto aggravato e, come disposto dal Sostituto Procuratore dott. Massimiliano Carducci della Procura della Repubblica di Lecce, sono stati accompagnati presso la locale Casa Circondariale.
Dopo la direttissima svoltasi con alcuni oribvle, il giudice Stefano Sernia, ha convalidato l’arresto ma ha disposto la scarcerazione di entrambi, applicando l’obbligo di dimora ed il divieto di allontanamento. Accolta dunque l’istanza della difesa rappresentata dall’avvocato Diego Cisternino.
L’udienza è stata aggiornata al 28 maggio.