Abusi sessuali verso studenti sul pulmino ed in un garage, scatta l’arresto per l’autista

L’uomo, accusato di ripetuti abusi sessuali su alcuni studenti minorenni, è finito agli arresti domiciliari. I fatti si sarebbero verificati per ben 6 anni, tra il 2016 ed il 2022

Scatta l’arresto per un autista di un pulmino accusato di ripetuti abusi sessuali su alcuni studenti minorenni. Questa mattina è stata eseguita dai carabinieri l’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari nei confronti di un 48enne del Basso Salento. Il provvedimento porta la firma del gip Laura Liguori. L’istanza era stata avanzata dal pm Luigi Mastroniani che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere.

Il presunto pedofilo risponde di vari episodi di violenza sessuale aggravata e adescamento di minorenni.

L’inchiesta è scattata dopo la denuncia del padre di un 15enne. I fatti si sarebbero verificati per ben 6 anni ed in particolare tra il 2016 ed il 2022. In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini, l’autista di un pulmino privato che eseguiva il servizio di trasporto degli studenti dalla loro abitazione ad un istituto superiore di un paese limitrofo del Basso Salento, avrebbe abusato di otto ragazzini, dopo avergli adescati con varie scuse, lusinghe e complimenti.

Gli episodi si sarebbero verificati sul pulmino e vengono contestati all’indagato una serie di baci e palpeggiamenti nelle parti intime. Non solo, l’uomo avrebbe adescato alcuni studenti attraverso messaggi whatsapp. E dopo avergli dato appuntamento nel proprio garage, li avrebbe costretti a subire atti sessuali.

Le presunte vittime sono state ascoltate in forma protetta, durante le indagini, alla presenza della psicologa Sara Scrimieri. Inoltre, sono stati sequestrati all’indagato una serie di supporti informatici che sono poi stati analizzati dal consulente informatico Silverio Greco. E sono venuti alla luce svariati messaggi con cui l’autista di scuolabus adescava gli studenti.

Come detto, in queste ore, è scattato l’arresto del presunto pedofilo su ordinanza del gip che afferma nel provvedimento: “È emerso pacificamente che avesse creato una sorta di circolo di ragazzi facenti parte di un gruppo whatsapp, sulla cui riservatezza, l’indagato poteva fare affidamento”. Ed aggiunge il giudice: “Le stesse dichiarazioni rese dagli studenti consentono di affermare con certezza che… aveva l’abitudine di “toccare” molti degli studenti che quotidianamente salivano sul suo autobus”.

L’arrestato potrà fornire la propria versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nelle prossime ore.