Voti in cambio di case popolari, terremoto giudiziario su Palazzo Carafa. Arrestati Monosi, Torricelli e Pasqualini

I provvedimenti sono stati eseguiti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce al termine di  indagini coordinate dalla Procura della Repubblica.

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Un vero e proprio terremoto giudiziario si è abbattuto, alle prime luci dell’alba, su Palazzo Carafa.

Nell’ambito dell’inchiesta sulle case popolari a Lecce, coordinata dai sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci, sono stati arrestati gli ex assessori comunali, Attilio Monosi e Luca Pasqualini, ora consiglieri, il Consigliere del Pd Antonio Torricelli e il dirigente Lillino Gorgoni. Per loro è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, così come nei confronti di Andrea Santoro, 27 anni di Lecce.

Misura interdittiva per i funzionari dell’ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce, Paolo Rollo e Luisa Fracasso.

I provvedimenti sono stati eseguiti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica.

Sono in tutto nove le persone a cui è rivolta l’ordinanza di misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria (due in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con obblighi di dimora).

Le accuse

Sono tutti indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere, peculato, corruzione, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, falso, occupazione abusiva, violenza privata e lesioni.

L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Giovanni Gallo, in seguito alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica nel mese di dicembre dello scorso anno nell’ambito di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, comandato dal Tenente Colonnello Nicola De Santis, e aventi per oggetto, ripetiamo, secondo l’ipotesi di reato formulata dai magistrati, varie condotte inerenti l’assegnazione indebita di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in favore di persone non utilmente collocate in graduatoria, l’occupazione abusiva di alloggi resisi disponibili per l’assegnazione nonché l’illegittimo accesso a forme di sanatoria di cui alla Legge Regionale n.10 del 2014 concesse in assenza dei requisiti richiesti.

Tali condotte, che al momento non vedono coinvolti altre persone oltre a quelle destinatarie della misura odierna, sarebbero state poste in essere al fine di acquisire il consenso elettorale dei potenziali beneficiari dei pubblici alloggi.

Su ordine della Procura della Repubblica sono stati, inoltre, notificati 34 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti indagati per analoghe ipotesi di reato. Nell’inchiesta c’è anche il nome del senatore leghista Roberto Marti, accusato di abuso d’ufficio, falso ideologico e tentato peculato. 

Gli indagati

Tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta figurano anche politici e dirigenti: Vincenzo Specchia, 64enne; Nicola Massimo Elia, 62enne; Damiano D’Autilia, 41enne; Nunzia Brandi, 71enne; Antonio Torricelli di Lecce; Giuseppe Naccarelli, di Lecce.

E poi i molti residenti del quartiere stadio: Raffaele Guido, 67enne di Lecce; Cristian Elia, 41enne di Lecce; Gessyca Palazzo, 37enne di Lecce; Andrea Santoro, 27enne di Lecce; Vanessa Tornese, 30enne di Lecce; Raffaele Liccardi, 57enne di Lecce; Monica Durante, 40enne di Lecce.

E ancora: Sergio De Salvatore, di Lecce; Monia Gaetani, di Lecce; Monica Durante, di Lecce; Diego Monaco, di Lecce; Vanessa Tornese, di Lecce; Rosario D’Elia, di Lecce; Serena Cervelli, di Lecce; Douglas Durante, di Lecce; Antonio Briganti, di Lecce; Luisa Martina, di Lecce; Barbara Cazzella, di Lecce; Francesca Sansò, di Lecce; Ilaria Decimo, di Lecce; Laura Panzera, di Lecce; Andrea Mello, di Lecce; Vincenzo Raho, di Lecce; Giovanni Bene, di Lecce; Angelica Camassa, di Lecce; Giuseppe Nicoletti, di Lecce; Salvatore Rizzo, di Lecce; Roberta Murra, di Lecce; Amedeo Scialpi, di Manduria; Fabio Freuli, di Lecce; Stefano Armenta, di Lecce; Piergiovanni Miggiano, di Minervino; Sergio Marti, di Melendugno; Nicolina Pulimento, di Corigliano d’Otranto.

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Riccardo Giannuzzi, Luigi Covella e Amilcare Tana.



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