La notizia non è solo quella dell’arresto di un 44enne per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, ma anche quella dell’originale trovata proprio dell’arrestato per occultare la cocaina, all’interno di bulloni a vite, nascosta tra vari attrezzi da lavoro.
Ma andiamo con ordine: nel corso della nottata appena trascorsa, i Carabinieri della stazione di Martano, impegnati in uno specifico servizio finalizzato al contrasto di reati in materia di stupefacenti, hanno fermato Stefano Danisio, classe ’74, originario proprio di Martano.
L’uomo è stato pizzicato in flagranza del reato perchè al termine di una perquisizione personale (ma estesa anche alla sua autovettura), è stato trovato in possesso di ben 66 involucri contenenti complessivamente poco meno di 23 grammi di stupefacente, verosimilmente del tipo “cocaina”.
Le dosi erano state occultate all’interno di bulloni a vite e trasportati insieme ad altri utensili: un metodo di occultamento molto originale, non c’è che dire, perché si trattava di bulloni “fresati” all’interno e chiusi ad hoc per camuffare proprio la parte “cava” del metallo.
Una volta scoperto, però, l’uomo è stato dichiarato in arresto e in queste ore è in corso il trasferimento presso il carcere di “Borgo San Nicola” di Lecce. La sostanza, invece, è stata sottoposta a sequestro.
