Assalto anarchico al Cie di Restinco: tra i denunciati anche 13 leccesi

Un gruppo di anarchici si è recato nel pomeriggio di ieri presso il centro di accoglienza per immigrati di Restinco, a Brindisi. Petardi, fumogeni e pietre tra gli oggetti lanciati verso il Cie-Cara, ma nessuna grave conseguenza. Tra i manifestanti anche 13 salentini, denunciati.

Ci sono anche tredici salentini tra gli anarchici che ieri hanno tentato l’assalto al Cie-Cara di Restinco, a Brindisi. In totale sono stati in venti tra gli attivisti di un gruppo ribelle che, nel cuore del pomeriggio di ieri, all’incirca alle ore 16, si sono recati nei pressi della struttura di accoglienza dove risiedono attualmente 40 immigrati, e hanno tentato l’incursione. Petardi, bombe carte, fumogeni e alcune pietre: con questo materiale sono stati presi di mira alcuni spazi del centro.
Solo tanto baccano, ma nessuna conseguenza. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito o rimasto coinvolto in colluttazioni. Gli anarchici, poi, hanno affisso uno striscione dove, a caratteri cubitali, era riportato il seguente messaggio: ‘A fuoco i Cie’.

All’interno, oltre agli extracomunitari, c’erano anche le guardie preposte al servizio di sorveglianza, le quali hanno immediatamente lanciato l’allarme alla Polizia e alla Digos di Brindisi. Le forze dell’ordine, giunte sul posto, si sono lanciate in un breve inseguimento sulla Strada Statale 7 in direzione Taranto, ma alla fine sono riuscite a fermare i manifestanti e a condurli in Questura. Negli uffici della Polizia, sono stati riconosciuti sedici giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, e quasi tutti provenienti dalla provincia di Lecce (ma anche un tarantino e un ragazzo originario di Asti). In quattro, invece, sono riusciti nel loro tentativo di fuga. 

Gli identificati, quindi, sono stati denunciati a piede libero, con le accuse di vipendio alle forze armate, adunata sediziosa, accensioni ed esplosioni pericolose, manifestazione non autorizzata e istigazione a disobbedire le leggi. 
Gli agenti della Digos del capoluogo adriatico non escludono che si tratti dello stesso gruppo che appena una settimana fa raggiunsero proprio il Cie di Restinco, lanciano delle palline con all’interno le istruzioni rivolte agli ospiti su come scappare dal centro. La struttura era stata riaperta all’accoglienza degli immigrati lo scorso 6 ottobre, dopo alcuni anni di lavori di adeguamento.



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