Eseguita l’autopsia per fare chiarezza sulla morte del ragazzo, originario di Giurdignano, affetto da distrofia muscolare, deceduto a cinque giorni di distanza dalla caduta, all’uscita da scuola, dalla sedia a rotelle. Il 13enne disabile ha riportato una serie di traumi in varie parti del corpo. Non solo, poiché sarebbe emersa la presenza di un edema cerebrale.
L’esame autoptico è stato effettuato nella mattinata di oggi dal medico legale Alberto Tortorella. I risultati completi, per stabilire con esattezza le cause della morte, si conosceranno entro i prossimi 60 giorni.
Va detto che il fascicolo non è più contro ignoti ed il pm Alberto Santacatterina, nelle scorse ore, ha iscritto nel registro degli indagati il nome dell’operatore, dipendente di una cooperativa, che accompagnava il ragazzo sulla sedia a rotelle. Si tratta di un 28enne di Maglie che risponde come atto dovuto, dell’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’indagato, difeso dall’avvocato Maria Greco, ha nominato come consulente di parte, il dottor Pierluigi Chiriacò. Invece i familiari del ragazzo, assistiti dagli avvocati Salvatore Corrado e Gabriele Toma, si sono affidati al medico legale Vincenzo Garzia.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata dai familiari del ragazzo presso il posto fisso di polizia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Essi chiedono alla magistratura di verificare se ci siano state condotte imprudenti nelle modalità di accompagnamento e trasporto del ragazzo all’uscita da scuola. Non solo, poiché l’inchiesta della Procura dovrà stabilire se ci siano state negligenze nella mancata richiesta di soccorso ai sanitari del 118 dopo la caduta a scuola.
Intanto, da una prima ricostruzione dei fatti, emergerebbe che nella mattinata di martedì 6 febbraio, al momento dell’uscita dalla scuola, intorno alle 13.30, il ragazzo, accompagnato dall’operatore, sarebbe caduto dalla sedia a rotelle, in circostanze tutte da chiarire, ed avrebbe battuto gli arti inferiori a terra.
A quel punto, è stato soccorso dai presenti per poi essere riportato in macchina a casa. Il 13enne, però, con il passare delle ore, ha cominciato a sentirsi male.
E attorno alle 15, il tredicenne è stato condotto dai genitori all’ospedale “Veris Delli Ponti” di Scorrano, per poi essere trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce, per il peggiorare della situazione clinica.
Il ragazzo, che a seguito della caduta avrebbe riportato una doppia frattura alle tibie con interessamento del bacino, è stato poi condotto nel reparto di Rianimazione in condizioni critiche, ed è morto dopo cinque giorni trascorsi in ospedale.
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15:30, presso la chiesa matrice di Giurdignano e il Sindaco Monica Gravante proclamerà il lutto cittadino, come preannunciato nelle scorse ore.