Bagnante salvato in extremis nelle acque di Santa Maria di Leuca da un poliziotto fuori servizio

Un poliziotto fuori servizio si è tuffato per salvare il turista che ormai in acqua non respirava più. A riva è stato provvidenziale l’intervento, oltre che di un bagnino del vicino lido, anche di un medico cliente dello stesso stabilimento.

Come dire che non è la divisa che fa l’uomo, ma il coraggio che ti porti in petto sia nella vita privata che in quella pubblica. Nel pomeriggio di oggi, un poliziotto libero dal servizio ha salvato la vita ad un bagnante che stava affogando nello specchio d’acqua antistante il lungomare di Santa Maria di Leuca, nei pressi del noto stabilimento balneare “Lido Samarinda”.

Teo Pirelli, assistente capo in servizio presso la questura di Matera, momentaneamente in servizio presso la Questura di Lecce, era a Leuca fuori dal servizio per godersi un pomeriggio di relax quando all’improvviso, attirato dalle grida dell'uomo e dalla richiesta di aiuto da parte della moglie, ha visto annaspare in acqua il povero malcapitato.

Tutto è avvenuto qualche minuto dopo le 16.00. L’uomo che era in acqua è un noto avvocato bolognese che stava facendo il bagno quando è stato colto da un improvviso malore forse a causa di una forte congestione.
Compresa subito la gravità di quei momenti, l'agente si è prontamente tuffato raggiungendo a nuoto il bagnante e accorgendosi che rischiava di annegare poiché non riusciva ormai più a respirare. 

Con molta difficoltà e grazie all’aiuto del bagnino del “Lido Samarinda”, il soccorritore è riuscito a portare a riva il turista privo di conoscenza. Qui un cliente del lido, Francesco Munciello, medico anestesista di professione, con l’aiuto dell’agente di polizia è riuscito a rianimare lo sfortunato avvocato. 

Nel frattempo alcuni bagnanti avevano avvertito il 118, ma all'arrivo dell’ambulanza l’uomo si è fortunatamete già ripreso gradualmente. Una disavventura finita bene grazie al coraggio dell’agente Pirelli e del pronto e competente intervento del dottor Munciello.



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