Caso Pug: il Procuratore aggiunto Mignone acquisisce i supporti informatici e dispone consulenza tecnica

Il procedimento penale è stato aperto dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone per verificare se via siano state irregolarità nella stesura del Piano. Adesso, alla luce degli ultimi episodi tinti di giallo, la Procura intende dare un’accelerata alle indagini.

La Procura dispone l'acquisizione del Pug (Piano Urbanistico Generale) contenuto nei computer dell'Ufficio Urbanistico di Viale Marche.
  
Il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ed il procuratore capo Leonardo Leone De Castris hanno emesso un decreto di sequestro e dunque delegato gli uomini della Digos in mattinata, di "recuperare" il documento in formato digitale.
  
Contestualmente, il pm conferirà l'incarico ad un perito per esaminare la memoria informatica dei cinque dispositivi, in cui era conservato. Infatti, sarà affidata all'ingegnere Giovanni Leo una consulenza tecnica per esaminare gli hard disk.
  
Il procedimento penale è stato aperto già alcuni mesi fa dal pm Mignone per verificare se via siano state irregolarità nella stesura del Piano. Infatti, uno dei reati ipotizzati è "falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici".
   
L'inchiesta, al momento contro ignoti,  prese il via, a seguito di un'istanza del Pd presentata in consiglio comunale con cui si chiedeva l'annullamento in autotutela della delibera di giunta del febbraio scorso, riguardante l'approvazione del Pug.
  
Veniva contestata la mancanza del parere dell'autorità di bacino. Il caso fu sollevato dall'allora Consigliere di opposizione Carlo Salvemini, nel corso di una conferenza stampa del marzo successivo.
  
Adesso, alla luce degli ultimi episodi tinti di giallo che hanno interessato il delicato documento, la Procura intende dare un'accelerata alle indagini. Anche per verificare, se vi sia  stato un tentato accesso abusivo al sistema informatico (l'altro reato ipotizzato) in cui era contenuto il Pug. 
  
Ricordiamo che la figura di Luigi  Maniglio, 66enne leccese,  ex dirigente dell’Urbanisticaè finita nelle ultime settimane al centro di un doppio giallo. Anzitutto, per las celta di alcuni dirigenti dell'ufficio di cambiare le serrature dell'ufficio Pug (Piano Urbanistico Generale). Pare che la decisione sia maturata dopo che – a due giorni di distanza dall’elezione del sindaco Carlo Salvemini – un dipendente della Lupiae Servizi e un ex funzionario avevano chiesto l’autorizzazione per sostituire l’hard disk dei computer dell'ufficio. Bisogna però specificare, che i primi accertamenti tecnici hanno evidenziato come i computer  non siano stati manomessi.
  
Inoltre, la Procura leccese ha acquisito la lettera di un imprenditore leccese che denuncerebbe un sistema di malaffare intorno al Piano Urbanistico Generale. La missiva venne recapitata nel dicembre scorso  ad alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza di Palazzo Carafa. In essa, si parlava di un tacito accordo tra politici ed imprenditori per mettere mano al Pug. Alcuni consiglieri avrebbero proposto una modifica della destinazione d'uso di alcuni terreni, chiedendo in cambio di soldi e voti alle elezioni.
  
Invece, l'8 luglio scorso negli uffici di viale Marche dell’assessorato all’Urbanistica vi è stata un'irruzione notturna. Due ragazzi di 18 e 21 anni sono stati denunciati per danneggiamento. Il ritrovamento di alcune pratiche fuori posto, ha destato il sospetto che un tentato furto possa essere stato commissionato da qualcuno interessato ad alcuni faldoni riguardanti atti di agibilità.
  
Ad ogni modo, gli uomini della Digos, coordinati dal pubblico ministero Emilio Arnesano, intendono far luce sull'episodio e verificare se ci sia un collegamento, con la scelta di alcuni dirigenti di cambiare le serrature dell'ufficio in cui è custodito il Pug.



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