Cerca in casa il fucile del padre e si spara all’addome, muore in ospedale. Tragedia a Guagnano

Non ce l’ha fatta la donna che questa mattina ha cercato il fucile regolarmente detenuto dal padre e si è sparata un colpo all’addome. Inutile l’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta, è spirata poco dopo l’arrivo in ospedale.

Una tragedia si è consumata in un’abitazione di Via Vittorio Veneto a Guagnano. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 9.30, quando C.P. avrebbe imbracciato il fucile da caccia del padre, regolarmente custodito in casa, e lo avrebbe puntato contro se stessa. Poi ha premuto il grilletto. Un unico colpo che si è rivelato, purtroppo, fatale.
  
Quando ha deciso di compiere il gesto, mossa forse dalla disperazione, in casa non c’era nessuno. Stando a quanto ricostruito, infatti, l’arma era scarica ma la donna ha avuto tutto il tempo di cercare le cartucce, infilarle nel caricatore e spararsi. Non è dato sapere quanto tempo sia passato dal momento in cui ha aperto il fuoco a quando un familiare si è accorto di quello che era accaduto.
  
Una volta lanciato l’allarme, in via Veneto è giunta un’ambulanza del 118. I sanitari a bordo, che hanno intuito subito la gravità delle condizioni della donna, l’hanno trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, dove è arrivata in codice rosso. I medici l’hanno sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, nel disperato tentativo di salvarle la vita, ma non ce l’ha fatta. Troppo grave la ferita riportata all’altezza dell’addome e il suo cuore ha smesso di battere.
  
Stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che la donna fosse in cura, da tempo, al CIM, Centro d’igiene mentale, ma nessuno vicino alla famiglia si aspettava un epilogo simile. L'arma è stata posta sotto sequestro e il PM ha disposto un esame esterno del cadavere. 
 
Il dramma richiama alla memoria quanto accaduto, pochi giorni fa, a Castrignano De Greci, dove un trentottenne si era sparato un colpo di fucile del padre. 



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