Cocaina nascosta nella cassaforte di casa: 50enne condannato a 3 anni e 3 mesi

L’imputato, assistito dall’avvocato Federica Conte, ha ottenuto gli arresti domiciliari, al termine dell’udienza. Stralciata la posizione della moglie

Arriva la condanna per l’uomo “pizzicato” nel febbraio scorso con la cocaina nascosta nella cassaforte. Il gup Edoardo D’Ambrosio ha accolto l’istanza di patteggiamento per Ugo De Mitri, 50enne di Lizzanello. L’imputato, assistito dall’avvocato Federica Conte, ha comunque ottenuto gli arresti domiciliari, al termine dell’udienza.

Stralciata, invece, la posizione della moglie Simona Tornese, 43enne, per cui si procede separatamente. È difesa dall’avvocato Renata Minafra.

I fatti

I due vennero arrestati il 7 marzo del 2020 a Merine di Lizzanello. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lecce, insieme ai colleghi della Stazione locale e con l’ausilio di un’unità cinofila della Guardia di Finanza della Compagnia del Capoluogo, dopo aver notato un viavai di gente “sospetto”, hanno tratto in arresto in flagranza di reato entrambi.

In seguito a una perquisizione personale e domiciliare sono stati rinvenuti nella cassaforte, 203 grammi di cocaina. E poi, 24 grammi di hashish, la somma in contanti di 585,00 euro e materiale per il confezionamento. Il tutto è stato sequestrato.

Al termine delle formalità di rito, poi, come disposto dal pm Roberta Licci, De Mitri è stato tradotto presso il carcere di Borgo San Nicola”, mentre, per Simona Tornese sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il gup Giulia Proto, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto di entrambi, ma ha confermato la misura soltanto per Ugo De Mitri. Invece, per la moglie Simona Tornese, sono stati revocati gli arresti domiciliari ed è tornata in libertà.

La decisione del giudice è maturata al termine dell’interrogatorio. Il marito ha ammesso gli addebiti ed ha “scagionato” la moglie. Quest’ultima ha confermato il giro di droga del coniuge, ma si è professata totalmente estranea.