Coltivano canapa indiana nell’orto di casa. Arrestato 38enne, denuncia per la sorella

I militari, che stavano seguendo l’uomo da alcuni giorni, ieri sera hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione di residenza dell’uomo perché avevano un buon motivo di ritenere che all’interno di un cortile, quest’ultimo avesse un piccolo orticello.

Un piccolo orticello tra le mura domestiche che stavano curando con dedizione. Al posto della frutta e della verdura biologica, però, coltivavano piante di cannabis. Ieri sera i Carabinieri della Stazione di Martano, nel corso di una operazione di polizia giudiziaria rivolta alla repressione del fenomeno della droga, hanno arrestato Antonio Cosimo De Pascalis, 38enne operaio, per produzione e coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

I militari, che stavano seguendo l’uomo da alcuni giorni, ieri sera hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione di residenza dell’uomo perché avevano un buon motivo di ritenere che all’interno di un cortile, quest’ultimo avesse un piccolo orticello in cui ha deciso di formare e portare avanti la coltivazione della cannabis indica.

Nel corso della perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno ritrovato ben 12 piante di marijuana di altezza compresa tra 20 cm e 140, un involucro contenente 3 grammi di marijuana già essiccata, tre tritaerba contenenti tracce residue di marijuana, nonché materiale vario per il confezionamento delle dosi. Questo ritrovamento ha avvalorato la tesi dei militari secondo la quale la coltivazione delle piante di marijuana non era di certo finalizzata ad un consumo personale, bensì da destinare alla vendita a terzi.

La perquisizione domiciliare è stata poi estesa nell’abitazione della sorella, dove al suo interno sono state trovate tre piante di cannabis indica dello stesso tipo, 16 foglie di marijuana in corso di essicazione, vari semi della stessa pianta ed un tritaerba. La sorella dell’uomo, così, V. P. D. P. di 52 anni è stata deferita in stato di libertà per il medesimo reato. Antonio Cosimo De Pascalis, dopo l’arresto è stato accompagnato presso il proprio domicilio e sottoposto al regime degli arresti domiciliari, così come disposto dalla Dott.ssa Roberta Licci, P.M. di turno.



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