Investì il “rivale in amore” con il furgone, 35enne condannato a 8 anni per tentato omicidio

L’uomo accusato di aver investito l’ex marito della compagna, procurandogli l’amputazione di una parte della gamba destra, è stato condannato a 8 anni di reclusione per tentato omicidio.

Arriva la condanna per l’uomo accusato di avere investito il “rivale in amore” (l’ex marito della compagna), procurandogli l’amputazione di una parte della gamba destra. Al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), il gup Simona Panzera ha inflitto la pena di 8 anni di reclusione per Antonio Basile, 35enne di Presicce-Acquarica, per il reato di tentato omicidio.

Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno (in separata sede) ed una provvisionale per la vittima ed i suoi genitori che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Vito Faiulo ed Annarita Mancarella. In una scorsa udienza, il pm Rosaria Petrolo ha invocato la pena di 8 anni.

La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Luigi Rella e Francesco Stocco, ha sostenuto nel corso della discussione in aula, la tesi della legittima difesa ed in subordine ha chiesto la riqualificazione del reato in lesioni personali gravissime. I legali potranno presentare ricorso in Appello, appena verranno depositate le motivazioni della sentenza.

Intanto, dopo la denuncia di Basile e della ex per stalking nei confronti del 38enne di Presicce (vittima dell’investimento), presentata attraverso l’avvocato Francesco Stocco, è stato aperto un fascicolo d’indagine parallelo a quello riguardante il tentato omicidio.

Sono stati sequestrati i telefonini dei tre protagonisti della vicenda ed il pm Rosaria Petrolo ha disposto una consulenza tecnica.

Il tentato omicidio

I fatti risalgono al pomeriggio del 27 novembre del 2020, a Presicce-Acquarica, intorno alle 18:00. In seguito ad un acceso scontro, un 38enne del posto è stato investito da un Fiat Doblò bianco guidato dall’uomo con cui, poco prima, aveva discusso. Non solo, poiché l’aggressore l’avrebbe colpito con il calcio di una pistola (scacciacani) e poi con una roncola, mentre si trovava riverso a terra, con la gamba incastrata tra il furgone ed un altro mezzo, rimediando gravi ferite.

La vittima è stata poi operata d’urgenza presso l’ospedale Panico di Tricase e gli è stata amputata una parte della gamba.

Antonio Basile è stato arrestato dai carabinieri di Presicce per il reato lesioni personali gravissime, come disposto dal pm Roberta Licci.

Dopo l’arresto, Basile ha risposto alle domande del gip Marcello Rizzo, nel corso dell’udienza di convalida, fornendo la propria versione dei fatti.

Ha raccontato di avere reagito in maniera violenta, dopo avere ricevuto una telefonata dal “rivale in amore”, il quale minacciava di volere uccidere suo padre. A quel punto, Basile si è precipitato presso la casa dei genitori, dove lo ha incontrato. Questi aveva in mano una pistola e minacciava il 35enne, al cospetto dei suoi familiari. Non solo, secondo la versione dei fatti dell’arrestato, il 38enne “rivale in amore” avrebbe perseguitato la ex, usando violenza nei suoi confronti. Ed una lite si era verificata anche un altro giorno, tanto che la donna aveva dovuto chiedere l’intervento del 118 per un forte stato di ansia.

Il giudice ha comunque convalidato l’arresto, confermando la misura dei domiciliari con il braccialetto elettronico. In seguito, il reato è stato riqualificato in tentato omicidio.



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