Consulenze d’oro in favore delle Ferrovie Sud Est: indagato anche un tipografo di Maglie

Stefano Fersini risulta indagato per emissione di fatture false. Sarebbe collegato alla famiglia Cezza, nell’inchiesta sull’esternalizzazione dell’incarico, per la costruzione di un archivio delle Fse, richiesto dall’ex a.d. Luigi Fiorillo.

Si allarga il filone magliese sulle "consulenze d'oro" in favore delle Ferrovie Sud Est, travolte da circa 310 milioni di debiti che hanno portato la società a un passo dal baratro.

Nelle settimane scorse, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bari anche il 43enne Stefano Fersini. L'uomo, che attualmente risiede in Spagna nella città di Tenerife per motivi lavorativi, è il rappresentante legale di una tipografia di Maglie, la Cmyk Solutions S.r.l.

L'uomo risulta collegato alla famiglia Cezza nell'inchiesta sull’esternalizzazione degli incarichi, tra cui quello per la costruzione di un archivio delle Fse, richiesti dall’ex amministratore delegato, l'avvocato Luigi Fiorillo. Nel 2005, questi avrebbe conferito l'incarico ad un'archivista di Maglie, Rita Giannuzzi, per 8.900 euro al mese, che poi sarebbero "saliti" a 9.500. Qualche mese dopo, sarebbe emersa un’altra consulenza (altri 6.650 euro al mese, poi divenuti  7.500) per l’archivio storico. Questa sarebbe stata affidata al professor Franco Cezza, commercialista, marito della Giannuzzi. Nell'indagine è coinvolto anche il figlio Gianluca Cezza, avvocato; avrebbe ricevuto altri 9.000 al mese per dotare i documenti di codici a barre.
 
Ritornando a Stefano Fersini, l'uomo risulta indagato per "emissione di fatture false". Il 43enne si è presentato venerdì scorso, innanzi al sostituto procuratore di Bari, Marcello Quercia per l'interrogatorio, come "persona sottoposta ad indagini". Il magliese assistito dall'avvocato Dimitry Conte, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa di Fersini contesta gli addebiti. Al tipografo magliese, è vero che veniva recapitato il materiale dell'archivio e che egli  eseguiva il lavoro richiestogli; questa commissione, secondo il suo legale, veniva pagata regolarmente da Franco Cezza, verso il quale Fersini emetteva regolare fattura.  

La Procura di Bari ritiene, invece, che le fatture emesse non venivano pagate. Vi era uno strano movimento di denaro; Fersini tratteneva l'IVA, mentre il resto della somma "ritornava" a Cezza.Nello specifico, gli uomini della GdF della Tenenza di Maglie, avrebbero rilevato come Fersini emetteva fatture per operazioni inesistenti in favore delle ditte individuali di Franco Cezza e Rita Giannuzzi, per consentire l'evasione fiscale sulle imposte dei redditi o sul valore aggiunto. I militari avrebbero accertato che Fersini, in qualità di rappresentante legale e socio amministratore della Cmyk Solutions S.r.l. di Maglie emetteva 21 fatture per un importo di 138mila euro, iva inclusa, nell'anno 2010; 26 fatture del valore di 101.140 euro, sempre iva inclusa, per il 2011.
 
Intanto, nelle scorse ore, il Tribunale del Riesame di Bari ha annullato il sequestro preventivo di beni per un valore di 12 milioni di euro disposto nei confronti dell'ex amministratore unico delle Ferrovie del Sud Est Luigi Fiorillo, difeso dall'avvocato Fritz Massa, e dell'ex responsabile amministrativo Nicola Alfonso e dell'imprenditore bolognese Carlo Beltramelli nell'ambito dell'inchiesta per una presunta truffa allo Stato, aperta dalla Procura di Bari.
 
Il sequestro era legato a presunte provvigioni illecite che sarebbero state elargite per l'acquisto di 27 treni.



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