Pasqua di controlli sui treni e nelle stazioni pugliesi, scattano arresti e denunce

Le verifiche da parte degli agenti della Polizia Ferroviaria. Controllate oltre 3.200 persone. Sono state erogate, inoltre varie sanzioni amministrative

Festività pasquali di controlli nei treni e presso le stazioni quelle che hanno visti impegnati gli agenti della Polizia Ferroviaria del Compartimento per la Puglia, la Basilicata e il Molisie.

Sono state 3.250 le persone sottoposte a controllo, tra cui 550 con a carico precedenti penali; una è stata tratta in arresto in esecuzione di ordine di cattura e due denunciate all’Autorità per reati vari; 9 le sanzioni amministrative contestate in materia di sicurezza ferroviaria.

Questi i risultati dell’intensificazione dei servizi nel periodo delle festività pasquali negli scali ferroviari e sui treni.

145 le pattuglie impegnate nelle stazioni, anche per specifici servizi antiborseggio in abiti civili, mentre su 53 treni, della lunga percorrenza diurna/notturna e delle tratte regionali, è stata assicurata la presenza di 32 pattuglie, per prevenire in particolare i furti in danno dei viaggiatori.

Arrestato nella Stazione di Bari Centrale uno straniero, in quanto era ricercato. A suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara perché condannato a 3 anni di reclusione per una rapina commessa nella città abruzzese nel 2015.

Sventato, invece, dalla Polizia Ferroviaria di Foggia, impegnata nel pattugliamento lungo linea, il furto di un generatore di corrente, di proprietà di una ditta appaltatrice di lavori per conto di R.F.I. sulla tratta ferroviaria Cervaro-Bovino, della nuova linea Foggia-Roma. Recuperata anche una pala meccanica, risultata rubata, che doveva servire ai malfattori per trasportare il generatore.

Infine, soccorsa dagli agenti del Reparto Operativo una cinquantenne, senza fissa dimora, colta da malore nella Stazione di Bari Centrale per abuso di sostanze alcoliche. La stessa, oltre ad essere stata ricoverata, è stata segnalata ai Servizi Sociali e Asl per un programma di recupero, al fine di evitare la reiterazione di situazioni pregiudizievoli.



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