Dopo l’intensificarsi dei controlli, in zona stazione ‘calma surreale’. Un nigeriano espulso

In zona stazione sembra regnare la legalità. I controlli però hanno permesso di individuare un 23enne del Niger già noto per condotte violente.

La Polizia parla chiaro: per la prima volta nella serata di ieri gli agenti impiegati nei servizi straordinari “ad alto impatto” nei pressi della stazione ferroviaria hanno registrato una calma surreale. Un clima di strana pace in una stazione che registrava la presenza di soli viaggiatori.

I controlli si sono estesi anche nel centro storico, in piazzetta Carducci e piazzetta Tancredi, dove è stata trovata, nei pressi di un marciapiede, una piccola quantità di marijuana, verosimilmente abbandonata da qualcuno all’arrivo della volante.

In via Verardi, poi, sono stati controllati i clienti di un esercizio pubblico, dove su 15 persone 11 risultavano con precedenti di polizia. Tra di loro un leccese di 40 anni, pregiudicato e con obbligo di dimora che è stato trovato in tarda serata in compagnia di altri pregiudicati. Inevitabile la segnalazione all’ Autorità Giudiziaria per aver violato gli obblighi.

Espulso un nigeriano

Sempre nell’ambito dei servizi di controllo straordinario in città, ieri gli agenti della Divisione Immigrazione della Questura di Lecce hanno accompagnato presso il C.P.R. di Potenza, un cittadino nigeriano di 23 anni che più volte è stato arrestato e denunciato per episodi di violenza, lesioni, minaccee rissa aggravata. Il 23enne sarà espulso. L’uomo, ritenuto soggetto socialmente pericoloso, nella giornata di ieri è stato destinatario di un apposito provvedimento della Prefettura di Lecce: la misura dell’accoglienza presso il Centro Accoglienza Stranieri di un comune della provincia, dove era ospite in quanto richiedente asilo politico, è stata revocata.

Lo straniero, entrato in Italia nel 2016, aveva proposto la domanda di riconoscimento della protezione internazionale presso la Questura di Lecce, rigettata dalla competente commissione poiché, nel corso della sua permanenza in Italia, aveva assunto in più occasioni una condotta violenta e aggressiva nei confronti anche dei connazionali, ospiti della struttura.



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