Rapina una coraggiosa signora, nella fuga spara ai poliziotti: arrestato

Una coraggiosissima signora prova a resistere al rapinatore, ma quest’ultimo fugge via con borsa e auto. I poliziotti riescono a rintracciarlo e, dopo averlo inseguito, ad arrestarlo.

Definirla signora "tutta d'un pezzo" sarebbe anche poco, considerando il coraggio con cui ha affrontato la situazione di pericolo capitatale ieri. Resistere ad un soggetto che ti piomba improvvisamente davanti, armato di fucile a canne mozze e con intenti per nulla pacifici è davvero cosa da pochi. Ma procediamo per ordine nel racconto dell'ennesima vicenda di natura predatoria avvenuta nel territorio salentino, descritta nei minimi dettagli stamattina durante una conferenza stampa nella "Sala Arcuti" della Questura leccese. Nella tarda serata di ieri – lungo l'area di servizio "Total Erg" di via Merine, alla periferia di Lecce – una donna era intenta a fare rifornimento alla sua automobile. Scesa in prossimità del distributore automatico, stava giusto prendendo la borsa al fine di inserire le banconote. Poi, dal nulla, sbuca un energumeno a volto scoperto, minaccioso, chiedendole di consegnargli l'accessorio.
 
Richiesta rifiutata decisamente. Addirittura ingaggia un "tira e molla" col rapinatore, cedendo solo all'ultimo. Cade a terra, ferendosi, sebbene la collutazione non finisca affatto in quell'istante. Dentro la macchina c'era, infatti, il cellulare di sua proprietà. L'aggressore entra dentro al mezzo nel tentativo di rubarlo e fuggire via. Alla fine ci riesce, nonostante il robusto e fisico diniego della vittima, fuggendo via. Pare che abbia sparato in aria un colpo con l'arma da fuoco, cercando di intimorirla. Lei, però, non si arrende. Si affaccia sulla strada tentando di fermare qualche buonuomo che possa soccorrerla. Per fortuna lo fanno due ragazzi. Viene chiamato prima il 118 e, subito dopo, la sezione Volanti attraverso il numero d'emergenza 113.
 
Da qui, iniziano le verifiche serrate ad opera degli agenti. In particolare un poliziotto ricorda – grazie alla precisa descrizione della signora – che l'aspetto fisico del malvivente corrispondesse a qualcuno residente pochi metri accanto al luogo dei fatti. Dunque, gli operatori si dirigono nei pressi dell'abitazione. Un appostamento, aiutati dall'orario buio. Ed ecco che la persona cercata – presunto autore della rapina – giunge a piedi sottocasa. In due scendono al fine di effettuare una perquisizione personale ma qui, lui, spara un colpo di fucile a distanza di circa 10-15 metri. Dopodiché, fugge scavalcando un muretto, ma finisce nell'appartamento di un'altra famiglia. L'improvvisato "nascondiglio" dura pochissimo, giusto il tempo – sempre da parte dei poliziotti – della scoperta e della relativa messa in sicurezza dei suoi malcapitati occupanti.

L'inseguimento – durante cui il fuggitivo perde per strada lo stesso fucile – continua fino al tetto di una palazzina accanto. Prova a nascondersi sotto la rete di una brandina, va viene di nuovo scoperto. Portato in Caserma, nel frattempo c'era la donna in fase di presentazione della denuncia. Qui, l'avrebbe riconosciuto senza ombra di dubbio come responsabile del brutto quarto d'ora provocatole all'interno della benzina (illuminata, ma ad oggi priva di un impianto di videosorveglianza). Nel complesso i reati contestati a Francesco Antonelli, 40enne leccese volto già noto alle forze dell'ordine corrispondono a quelli di porto d'arma rubato (il fucile, infatti, risulta provento di furto da Martano), resistenza a pubblico ufficiale e rapina. La signora ha riportato, invece, una prognosi di dieci giorni con ferita al labbro e contusione al gomito destro. Della vettura, inoltre, ancora nessuna traccia.

 



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