Non desta preoccupazione l’andamento della curva dei contagi in Puglia. Il lavoro di contact-tracing e l’attività di screening su chi arriva o torna a casa dopo un viaggio all’estero hanno permesso di arginare i focolai scoppiati. Non bisogna soffermarsi, quindi, sui i numeri del bollettino epidemiologico della Regione che, oggi, conta 26 nuovi casi.
Nell’ultimo aggiornamento del report scritto in base alla informazioni del direttore del Dipartimento di promozione della Salute Vito Montinaro, sono leggermente aumentati i positivi “scoperti” nelle ultime 24 ore, su 690 test per l’infezione da Covid-19.
I ventisei nuovi casi sono così divisi: 11 in provincia di Bari, 9 in provincia di Foggia e 6 in provincia di Lecce, tutti giovani tornati a casa dopo una vacanza fuori dai confini italiani.
«I casi in provincia di Lecce riguardano giovani salentini rientrati da viaggi turistici all’estero, 5 dalla Grecia e 1 da Malta» ha dichiarato il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo. Scoperti i contagi, è cominciato il lavoro da parte del Dipartimento di Prevenzione per rintracciare i contatti stretti dei sei ragazzi, tutti “paucisintomatici”. L’attività si è conclusa da poco e ogni anello della catena ricostruita è stato messo in isolamento.
Fortunatamente, resta a zero la casella dei decessi. Tracciando un bilancio, sono 3.973 sono i pazienti guariti. E 213 i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.740, così suddivisi:
- 1538 nella Provincia di Bari
- 382 nella Provincia di Bat
- 676 nella Provincia di Brindisi
- 1239 nella Provincia di Foggia
- 591 nella Provincia di Lecce
- 282 nella Provincia di Taranto
- 32 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
I casi a Bari
«Abbiamo registrato 11 casi di positività al virus, di cui 6 vacanzieri baresi di rientro da Malta e 5 contatti stretti in ambito familiare della donna in gravidanza arrivata al Di Venere» ha dichiarato il direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce.
«Il nostro Dipartimento di prevenzione è impegnato in queste ore nelle procedure di sorveglianza epidemiologica, con il tracciamento e l’isolamento dei contatti stretti» ha aggiunto il Dg ricordando a chi proviene dall’estero o da altre regioni che c’è la possibilità di eseguire il tampone su base volontaria nelle sedi individuate dalla ASL Bari: ambulatorio ex Cto, tenda ospedale Di Venere, e ambulatori drive in clinics a Noicattaro, Altamura, Giovinazzo e Alberobello.
«Il tampone può essere effettuato solo su prenotazione: chiamando il numero verde 800055955 o attraverso l’autosegnalazione sul sito della Regione Puglia al link https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus. Le richieste vengono smistate all’ambulatorio più vicino alla residenza di chi intende sottoporsi al test».
I 9 casi di Foggia
« 2 sono riconducibili a focolai preesistenti e 3 sono nuovi casi, al momento non collegabili ai focolai già noti. Negli altri 4 casi si tratta di cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale» ha dichiarato il direttore generale della ASL di Foggia Vito Piazzolla.
«La situazione in provincia dì Foggia è monitorata continuamente ed è sotto controllo da parte delle strutture aziendali. Il Servizio di Igiene intanto sta ricostruendo, per questi ultimi casi, la catena dei contatti per attivare le procedure di sorveglianza attiva, come da protocollo».
