Anestesista positivo al coronavirus, la Asl “mette in sicurezza” l’ospedale di Copertino. I provvedimenti

Sono state adottate da parte dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecce tutte le misure urgenti a tutela della salute pubblica.

Giunti i risultati delle controanalisi che hanno confermato il contagio da coronavirus dell’anestesista in forza all’ospedale di Copertino, immediate sono giunte le contromisure da parte della Asl di Lecce.

“Adozione di misure urgenti a tutela della pubblica salute per il caso di positività per covid-19 di un dipendente del presidio ospedaliero di Copertino”. Con questo oggetto, Rodolfo Rollo, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria leccese, insieme ad Antonio Pastore, Direttore Amministrativo e Roberto Carlà, Direttore Sanitario, ha comunicato, con decorrenza immediata, tutte le misure di contenimento del rischio. Il fine unico è quello di garantire il più elevato livello di tutela della salute.

Da subito, infatti, sono sospesi i ricoveri programmati e le urgenze mediche e chirurgiche presso il “San Giuseppe”.

Sospese anche tutte le attività ambulatoriali, comprese quelle di diagnostica radiologica e di laboratorio, che vengono trasferite presso il PTA di Nardò.

Sono allontanati dal lavoro gli operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con il medico risultato positivo.

Vengono potenziati, di conseguenza, gli interventi di sanificazione supplementare in tutte le aree ambulatoriali e di degenza, con il monitoraggio attivo di tutti i pazienti, al momento degenti presso il nosocomio, fino alla loro dismissione.

Infine, tutti i pazienti che hanno bisogno di ricovero e che hanno effettuato un accesso diretto al Pronto Soccorso, vengono trasferiti ad altre strutture ospedaliere della Asl, utilizzando i mezzi e il personale che opera in servizio presso la struttura del “San Giuseppe”.



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