Costringevano due cuccioli a vivere in ambiente malsano, denunciati rumeno 29enne e leccese 39enne

In un casolare abbandonato gli agenti della Questura hanno rinvenuto due cani che vivevano in condizioni igienico-sanitarie disastrose e un bauletto rubato nel garage di un 50enne. Per i due è scattata la denuncia per maltrattamento di animali e ricettazione.

Nel pomeriggio di oggi una volante della Questura di Lecce è intervenuta in via Piccinno dove erano state segnalate alcune persone sospette che entravano ed uscivano da un casolare abbandonato situato in un campo sprovvisto di recinzioni.
 
A seguito della comunicazione, quindi,  gli agenti della Polizia hanno preso la decisione di effettuare un sopralluogo all’interno della struttura, accedendo da un varco laterale che ha permesso di entrare nwell’edificio dove gli uomini della Volante hanno notato una porta chiusa con un chiavistello che, una volta aperto, ha permesso l’accesso a due stanze sporche, dal forte odore nauseabondo, piene di escrementi, vestiti e oggetti vari sparsi per terra e completamente al buio.
 
Immediatamente all’interno di uno dei locali è stata notata la presenza di un cane di razza beagle e, nell’altra, di un cucciolo alloggiato in una cesta.
 
In considerazione dello stato dei luoghi e constatate le disastrose condizioni igienico-sanitarie in cui i due cani erano obbligati a vivere, oltre all’assoluta di mancanza di acqua e di luce , i due cuccioli sono stati sequestrati
 
Un controllo più accurato, ha permesso di verificare che vi erano, sparsi su un materasso, insieme ad alcuni abiti sporchi e a coperte vecchie, vari documenti, quasi tutti intestati ad un cinquantenne leccese. I documenti e un bauletto di colore marrone, occultato sotto uno dei due materassi presenti, che appariva di valore, sono stati portati in Questura per gli accertamenti del caso, insieme anche ai due cani  in quanto era  necessario spostarli da un luogo così malsano per la loro salute e anche al fine di prestare loro le prime cure e  rifocillarli.
 
I cuccioli sono stati successivamente condotti presso il canile sanitario a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
Al fine di accertare la provenienza della documentazione recuperata all’interno del casolare è stato contattato l’intestatario dei documenti che, giunto in Questura, ha riconosciuto il bauletto come un oggetto da lui custodito all’interno di un box.
 
A quel punto, intuendo di aver subìto un furto all’interno del garage, al quale aveva avuto accesso l’ultima volta il primo maggio, ha chiesto di essere accompagnato al fine di verificare lo stato dei luoghi. La constatazione ha permesso di accertare che qualcuno si era introdotto all’interno tramite la forzatura della porta d’accesso e, constatato il tutto, ha sporto querela per il furto subìto dal quale, tuttavia, non ha rilevato la mancanza di ulteriori oggetti.
 
Nelle ore successive gli uomini della Questura hanno svolto un ulteriore sopralluogo in via Piccinno presso il casolare e in quest’occasione è stato trovato, ancora intento a dormire su uno dei materassi, un uomo, poi  identificato nella persona di D. M.G. C., 29enne nato in Romania, il quale ha riferito di dormire lì da qualche giorno insieme ad un suo amico D.G. leccese 39enne che era già uscito per recarsi in Questura a denunciare il furto dei propri cani.
 
L’uomo è stato condotto negli uffici di Viale Otranto per gli ulteriori accertamenti e  denunciato per i reati di maltrattamento di animali e ricettazione, mentre D.G. è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamento di animali e di ricettazione per il rinvenimento del baule all’interno del casolare
 

Si è accertato, inoltre, tramite l’esibizione del libretto sanitario da parte del 39enne leccese che il cane adulto oggetto di sequestro non era di sua proprietà.



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