Non è stato affatto un bel weekend nelle spiagge salentine, considerando due notizie di cronaca nera che ne hanno caratterizzato le giornate. Da un lato gli incidenti dovuti per lo più a circostanze imprevedibili; dall’altro, invece, le vittime provocate dal caldo. Si sa, gli anziani rappresentano la categoria maggiormente a rischio. E il motivo risulta piuttosto semplice: il loro organismo non possiede un apparato regolatore della temperatura funzionante alla perfezione. Motivo per cui, sentori quali sete o afa, vengono avvertiti poco o nulla. Come se non se ne accorgessero. Ciò implica giramenti di testa, vomito e, spesso, malori generati dalla “fulminante” disidratazione.
Ma andiamo con ordine, raccontando quanto accaduto nelle ultime, clamorose ore. Ieri pomeriggio un 73enne di Nardò è scivolato dalla scogliera di Porto Selvaggio, dove si era recato per trascorrere una tranquilla giornata al mare. Rovinosa la caduta, dovuta alla perdita d’equilibrio, all’incirca presso la località del “Fico d’India”. Gli sono state riscontrate diverse fratture lungo il corpo. Fortuna che l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco (che l’hanno tratto in salvo) unitamente ai soccorsi dei sanitari del 118 abbiano funzionato nel migliore dei modi. Dopodiché, il trasferimento presso l’ospedale “Vito Fazzi”.Ora però le sue condizioni non destano preoccupazioni eccessive.
Destino infausto, invece, per un anziano 70enne originario di Soleto colto da malore in località la Plancia, a Otranto. Era dentro un lido privato e – stando ai primi rilevamenti – pare che qualche sintomo si fosse mostrato intorno alle 14.00, non appena entrato in acqua. Inutili, in questo caso, i tentativi di rianimazione effettuati dal personale paramedico del 118, sopraggiunto a bordo di un’ambulanza. Impossibile, a tal proposito, non citare l’analogo episodio avvenuto lo scorso 8 giugno a Porto Cesareo, nel quale per le stesse circostanze perse la vita un ottantenne della provincia varesina.