Dal set ai sigilli, il Gip convalida il sequestro di lido ‘Punta della Suina’

Sono stati convalidati dal Gip Antonia Martalò i sequestri effettuati nei giorni scorsi dalla Guardia costiera di Gallipoli a lido ‘Punta della Suina’, nell’omonima località della costa jonica, conosciuto anche per essere stato set di numerosi film e videoclip.

Si tratta senza dubbio di uno dei posti più affascinanti e incantevoli del litorale ionico, ma Punta della Suina, uno dei fiori all’occhiello di Gallipoli che ha fatto da sfondo a numerosi set tra cui Mine Vaganti, il film di Ferzan Ozpetec che nell’anno in cui uscì nelle sale cinematografiche regalò al Salento una bellissima cartolina promozionale, ha fatto parlare di sé non certo per la sua bellezza e popolarità, ma per una serie di controlli ad uno dei più famosi stabilimenti balneari che ora rischiano di mettere a serio rischio la stagione balneare ormai entrata nel vivo, soprattutto in quel tratto di costa particolarmente frequentato soprattutto dai giovani.
 
È stata, infatti, firmata l’8 luglio scorso dal Giudice delle Indagini Preliminari, dott.ssa Antonia Martalò, l’ordinanza di convalida del sequestro eseguito dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli su disposizione del Sostituto Procuratore dott. Arnesano, ed il contestuale decreto di sequestro preventivo, di circa 5mila metri quadrati di area demaniale al cui interno è compresa la zona denominata isolotto di Punta della Suina e tre fosse realizzate abusivamente per il deposito di acque reflue prodotte dall’omonimo stabilimento balneare.
 
I reati ipotizzati sono deturpamento di bellezze naturali e occupazione abusiva di area demaniale marittima sottoposta a vincolo paesaggistico. Proprio per questo, al fine di prevenire l’aggravamento o il protrarsi delle conseguenze derivanti dai reati è stato disposto il sequestro preventivo d’urgenza. 
 
La convalida del sequestro ha riguardato, anche numerose attrezzature per la balneazione in quanto insistenti su aree demaniali non in concessione, che di fatto precludevano la libera fruibilità dell’arenile e di parte della scogliera.
Tale dispositivo di convalida, va a suffragare il corretto operato dai militari della Capitaneria di porto di Gallipoli, i quali, già il 25 Giugno scorso avevano eseguito un sequestro di iniziativa presso lo stesso stabilimento balneare, apponendo i sigilli a diversi cordoni dunali e parte di scogliera ricompresa nell’area demaniale in concessione.



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