Una banda di rapinatori ha messo a segno due colpi in altrettante stazioni di servizio. Nella prima, a Collemeto, i malviventi si sono prima impossessati del denaro contante, poi hanno rubato la macchina di un dipendente per dirigersi a Noha – dentro un'altra attività di rifornimento carburante – e sottrarre al proprietario un quantitativo di 5mila euro.
Veloci, scatenati e furbi. Ma soprattutto, ladri. Colpiscono ancora, senza esclusione di colpi, asportando qualsiasi cosa purché possa fruttare un gruzzoletto come si deve. Non serve ricordare quanto gli atti predatori siano in notevole aumento. Molti giudicano il fenomeno direttamente proporzionale al crescere della crisi economica, sebbene ciò vada consideratto tutt'altro che una semplice attenuante. Gli ultimi episodi vedono protagonisti dei rapinatori che, nella giornata di ieri, hanno preso di mira un distributore di metano a Collemeto e una stazione di servizio situata a Noha, vicino Galatina. Un doppio colpo che, viste le modalità, potrebbe far pensare ad un minimo di organizzazione antecedente alle azioni criminose compiute. Degli "esperti del mestiere", forse, anche se è ancora troppo presto per stabilirlo.
Nel primo caso, i malviventi sono sopraggiunti intorno alle 17.00 presso la piattaforma di rifornimento a metano della società "Ballarino & Maiorano". Non un orario notturno, che dunque avrebbe potuto coinvolgere passanti estranei. Erano col volto coperto da passamontagna quando hanno raggiunto un dipendente per poi minacciarlo puntandogli addosso la pistola. Costui, vistosi alle strette, è stato costretto a consegnare loro i contanti custoditi nella cassa. Ma i banditi volevano di più. Così, non contenti del denaro sottratto, si sono impossessati anche dell'auto di questo sfortunato lavoratore, un'Alfa Romeo Station Wagon.
Una volta prelevate le chiavi del mezzo e acceso i motori, il tour criminale del fine settimana è proseguito in direzione di Galatina, più precisamente dentro un'altra stazione di servizio sita a Noha. Qui avrebbero agito in tre braccando il proprietario della Q8 e, più avanti, prelevare con la forza un quantitativo monetario non certo esiguo: 5mila euro. Dopodiché sono fuggiti via, lasciando perdere le proprie tracce. Probabilmente, però, presi dalle proprie "mansioni", non si sarebbero accorti che le immagini del sistema di videosorveglianza dell'esercizio di Collemeto avranno certamente ripreso tutto. Un indizio in più a disposizione di Polizia e Carabinieri durante il prosieguo delle indagini.