Duplice omicidio di Porto Cesareo. Nelle auto le prove della presenza di eventuali complici?

I carabinieri della sezione rilievi di Lecce e della sezione investigazioni scientifiche di Bari analizzeranno le due auto, una Renault Clio e una Megane, alla ricerca di indizi utili alle indagini sul duplice omicidio dei coniugi Luigi Ferrari e Antonella Parente.

Il duplice omicidio dei coniugi Luigi Ferrari e Maria Antonietta Parente, trovati senza vita nella loro abitazione in via Vespucci aveva scosso non solo la comunità di Porto Cesareo, ma l’intero Salento sia per l’efferatezza con cui era stato commesso, sia perché avvenuto in un periodo in cui i casi di cronaca nera erano diventati all’ordine del giorno. Tutti gli indizi raccolti dopo il massacro hanno raccontato di una vera e propria mattanza, degna della sceneggiatura di un romanzo noir di Giorgio Faletti.
 
Per quel brutale delitto venne accusato, meno di 24 ore dopo,  Vincenzo Tarantino. A muovere la mano del 51enne, originario di Avetrana, futili motivi: una ‘banale’ rapina sfociata in tragedia. O forse semplicemente risentimento. Tarantino, infatti, si era recato all’alba in casa della coppia, zii dell'ex compagna, per rubare il denaro custodito nella cassaforte, ma qualcosa è andato storto. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, i coniugi sarebbero stati massacrati con un piede di porco dal 51enne che molto probabilmente oltre ad aver bisogno di soldi, voleva con quel gesto ‘far pagare’ ai due le loro intromissioni nella relazione con la nipote, finita da alcuni anni.
 
A fatto compiuto, sarebbe poi fuggito via. Ed è qui che tutto inizia ad essere meno certo: l’uomo che si trova tuttora in carcere non ha mai ammesso le proprie responsabilità né fatto il nome di alcun complice, ma fin dai primi momenti, gli inquirenti non hanno del tutto escluso l’ipotesi che qualcuno possa averlo aiutato a scappare via a massacro concluso. Una persona, finora rimasta senza nome, su cui si concentrano al momento le attenzioni, tant’è che il cerchio stando alle indiscrezioni circolate, sembra stia per essere definitivamente chiuso.
 
Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce hanno sequestrato due auto, di proprietà di un uomo di nazionalità marocchina. Ed è proprio dagli accertamenti sulle vetture una Renaulti Clio ed una Megane, che si cercano le risposte.  Accertamenti che partiranno venerdì prossimo, 20 febbraio e che vedrnno impegnati i carabinieri della Sezione Rilievi di Lecce e i loro colleghi della Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari.
 
I militari stanno cercando elementi per documentare la presenza di eventuali complici, che abbiano potuto aiutare il presunto autore del delitto Vincenzo Tarantino, al momento unico indagato detenuto per quel crimine, nella fase della consumazione, ovvero nei momenti successivi. Per questo, le autovetture saranno esaminate per la ricerca di tracce evidenti e/o latenti, utili alle indagini, da parte di personale specializzato nel settore che si avvarrà di tecniche e metodologie evolute.



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