È un Sos senza sosta. L’emergenza abitativa di Lecce e dell’intero Salento non sembra arrestarsi. I casi sono tanti, troppi, e ogni giorno ne vengono segnalati di nuovi.
Le storie di drammi quotidiani che LecceNews24 vi racconta da settimane si arricchiscono, purtroppo, di nuove pagine.
Oggi un’altra straziante storia. La segnalazione arriva direttamente dal Centro per i diritti del cittadino ‘Codici Lecce’ che lancia l’appello della signora Laura Critelli, 63enne, la quale dal prossimo 8 agosto si ritroverà costretta a trasferirsi nella sua automobile per poter dire di avere un tettuccio sotto il quale dormire.
La richiesta di aiuto da parte della signora Laura arriva al Centro Codici Lecce attraverso una lettera: ‘Vado all'Ufficio Casa e mi dicono che sono bloccati a causa delle indagini della Magistratura in corso, ma loro sono sempre bloccati – si legge. E pensare che ci sono tante case murate a Lecce.
Mi sento sola – prosegue in lacrime – ho solo un cagnolino che è tutta la mia vita, preferisco lui che mi scodinzola a tutte le persone che ho incontrato. Vi supplico, aiutatemi’.
Parole forti, scritte dal pugno di una donna che nel corso della sua vita ne ha passate tante di giornate difficili. Un figlio morto a soli 12 anni a seguito di un intervento di trapianto del rene, il trasferimento della famiglia a Lecce negli anni '80, dove i problemi sono tutt'altro che finiti, un lavoro stabile che è sempre mancato, numerosi sfratti e crescenti tensioni familiari che hanno portato la signora Laura Critelli alla fine del suo matrimonio.
La donna le ha provate tutte per avere un alloggio popolare ma, per un motivo o per un altro, non ha mai avuto successo.
Nell'ultimo anno la signora Laura – raccontano da Codici Lecce – ha vissuto in un appartamento di appena 50 metri quadrati con la figlia e la nipote, ma l'otto agosto tornerà il compagno della figlia e lei dovrà andarsene: essendo ospite e per non arrecare disturbo a nessuno e salvaguardare la propria dignità umana, preferisce non opporsi e finire in strada.
'Continuiamo a scrivere alle istituzioni locali, a lanciare appelli che cadono nel vuoto – dichiara l'avv. Stefano Gallotta, segretario di Codici Lecce – Ma cosa aspettano al Comune di Lecce, i gesti estremi per poter esprimere il proprio cordoglio? I cittadini in queste situazioni disperate hanno bisogno solo di una cosa: di sentire che le istituzioni sono concretamente presenti, senza accampare patetiche scusanti’.
Un’altra triste storia, quindi, che sembra fare il paio con quella di Ugo Mennuni, il 70enne che da settimane si ritrova a vivere nella sua vettura in compagnia del suo cane. O ancora la vicenda di Italo e Giada, la coppia leccese che da oggi è, ancora una volta, gettata in mezzo a una strada.
Giulio Serafino
