‘Ero lì per raccogliere cicorie’: si difende così uno dei due copertinesi arrestati per furto di agrumi

Nel processo per direttissima, il Giudice ha convalidato l’arresto con l’accusa di furto aggravato per un 56enne e un 47enne, così come ha disposto la revoca della misura cautelare dei domiciliari, come richiesto dal suo difensore. Su di loro l’accusa di aver rubato agrumi.

Avrebbero rubato tre quintali di agrumi da una azienda agricola ed oggi i due copertinesi accusati del furto sono stati scarcerati. Il giudice Marcello Rizzo della seconda sezione penale in composizione monocratica, nel processo per direttissima ha convalidato l'arresto con l'accusa di furto aggravato per C.C. 56enne ed S.M. 47enne. Il magistrato ha anche disposto la revoca della misura cautelare dei domiciliari, come richiesto dall'avvocato Anna Inguscio. Invece, in data 10 dicembre si terrà la prossima udienza ed il difensore dei due copertinesi dovrebbe avanzare istanza di patteggiamento, dopo averlo eventualmente concordato con il pubblico ministero entrambi difesi dall'avvocato Anna Inguscio, accusati di furto aggravato. Sentiti in aula, il primo, un carpentiere disoccupato ha confermato di essere il conducente della macchina e che insieme al complice avrebbe preso degli agrumi che si trovavano a terra; infatti, il terreno era recintato ed entrambi sarebbero rimasti fuori. Il secondo, affetto da invalidità per problemi al cuore ha dichiarato che avevano visto dei sacchi, decidendo di caricarli in macchina. Alla domanda del giudice sul motivo per il quale si trovavano a passare di lì, ha dichiarato che transitavano presso quella località ‘per raccogliere le cicorie di campagna.
 
Ricordiamo che alcune settimane fa, i Carabinieri di Copertino avevano ricevuto numerose segnalazioni di furti di agrumi, avvenuti nelle zone di campagna site tra Copertino, Leverano e Sant’Isidoro. Nel caso specifico erano state segnalate due persone, giunte a bordo di una Fiat Punto di colore bordeaux, sottrarre agrumi da un terreno dellAzienda Agricola “Venturi”, tra le più note e grandi della zona. Alla vista della pattuglia, non potendo fuggire, i complici avrebbero continuato a raccogliere gli agrumi, forse provando a fingere – ipotizzano gli operatori – di essere i veri proprietari del terreno, ovvero degli operai da questi incaricati. Così i militari, nelle serata di martedì, alla fine hanno tratto in arresto, in flagranza di reato,  entrambi con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Su disposizione del P.M. di turno, Dott.ssa Francesca Miglietta, sono poi stati condotti presso le loro rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.
 
La perquisizione del mezzo ha poi portato poi al ritrovamento di diversi attrezzi per il taglio degli agrumi dai rami, tra cui un grosso coltello a serramanico. Immediatamente, è stato avvisato il proprietario del fondo,  che ovviamente non aveva autorizzato i due ad andare a raccogliere gli agrumi della sua proprietà. Dopodiché si è proceduto, con l’aiuto del proprietario, alla pesatura della frutta rubata, ammontante ad oltre tre quintali, per un valore di 500 euro circa, poi restituita al legittimo proprietario.



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