Un nuovo esposto per dire no, alla realizzazione del gasdotto Tap. È l’iniziativa di tre parlamentari del M5S che si sono recati in Procura. I senatori pentastellati Sara Cunial, Lello Ciampollillo, Saverio De Bonis hanno depositato l’atto nella tarda mattinata odierna.
Nella denuncia, viene chiesto di bloccare il prosieguo dei lavori del micro tunnel, nonostante il governo giallo-verde sembri oramai convinto di andare avanti con l’opera che considera di importanza “strategica”.
In particolare vengono sottolineate una serie di presunte irregolarità nella procedura amministrativa.
L’incidente probatorio
Intanto, occorre ricordare, va avanti l’inchiesta madre della Procura. Il gip Cinzia Vergine ha dichiarato “ammissibile” l’incidente probatorio, avanzato dal Procuratore Capo Leonardo Leone De Castris e dal procuratore aggiunto Valeria Farina Valaori.
Inoltre, a seguito della nomina di tre periti per redigere una consulenza tecnica, è stata concessa una proroga di due mesi.
Gli otto sindaci che avevano invocato ed ottenuto la riapertura dell’inchiesta, e le altre “parti offese”, si avvarranno di una consulenza di “parte”.
Gli indagati (gli stessi dell’inchiesta precedente) rispondono dell’ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato.
L’incidente probatorio si svolgerà con il “contraddittorio tra le parti”, in modo che possa eventualmente formarsi la prova, prima di un eventuale processo, sulla quantità di gas presente nel terminale di ricezione del gasdotto.
