Finisce sotto processo, il 44enne di Taviano arrestato nei mesi scorsi per minacce e intimidazioni, ad alcuni componenti dell’Amministrazione comunale di Taviano, tra cui il vice sindaco. Simone Gaetani risponde dell’accusa di estorsione continuata ed è stato rinviato a giudizio dal gup Giovanni Gallo. Dovrà presentarsi il prossimo 28 settembre dinanzi al giudice monocratico Valeria Fedele per l’inizio del processo.
L’arresto
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Casarano, il 27 febbraio scorso, hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere – emessa dal Gip del Tribunale di Lecce – nei confronti di Gaetani. Solo successivamente, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari
Le accuse
Secondo l’accusa rappresentata dal pm Emilio Arnesano, l’imputato avrebbe costretto alcuni componenti dell’Amministrazione comunale di Taviano e qualche impiegato a fare o omettere qualcosa, procurando a sè un ingiusto profitto. Al vice-sindaco avrebbe rivolto diverse minacce, attraverso telefonate continue e appostamenti sotto casa; un assessore sarebbe, invece, sarebbe stato aggredito verbalmente poiché ritenuto “colpevole” di essersi opposto all’assegnazione a Gaetani dell’incarico di custode di Parco Richelli.
Infine, vi erano le minacce a due assistenti sociali da cui pretendeva denaro o l’assegnazione di giornate di lavoro. In ultimo, le richieste intimidatorie rivolte a un’impiegata comunale per l’assegnazione di sussidi.
L’accusa di estorsione fa riferimento anche ad altri episodi che coinvolgerebbero i titolari di esercizi commerciali di Taviano ( ristoranti bar, negozi di abbigliamento). L’uomo li avrebbe costretti a consegnargli beni mobili o consumare alimenti senza che questi ricevessero in cambio alcuna somma di denaro. Vittima delle richieste di denaro -che oscillavano tra i 20 ai 50 euro- anche un commercialista.
L’imputato è assistito dagli avvocati Mario Coppola e Biagio Palamà e nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha spiegato che non ha mai estorto denaro, ma si trattava di compensi che gli erano stati promessi.
Invece, il Comune di Taviano si è costituito parte civile con l’avvocato Vincenzo Venneri.
