Finiscono sotto processo i due fratelli considerati a capo del gruppo criminale che avrebbero fatto ricorso a metodi intimidatori per imporre la propria posizione di monopolio nel settore delle slot machines.
Al termine dell’udienza preliminare, tenutasi presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, il gup Michele Toriello ha rinviato a giudizio Alberto Marra 51 anni e Massilimiliano Marra, 49 anni, di Galatina. Dovranno presentarsi il 5 ottobre prossimo dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale per l’inizio del processo.
Assieme a loro siederanno sul banco degli imputati anche: Leonardo Costa 59 anni di Corigliano d’Otranto; Luigi Marra, 79 anni, padre dei due imprenditori, che si occupava della cassa di una società; Pamela Sabina Giannico, 46 anni di Galatina, impegnata nel settore amministrativo e contabile, gestendo i rapporti con le banche, con i prestanomi, con i dipendenti e con i clienti. E poi, Felice Pasimeni, 46 anni di Mesagne, affiliato al clan di Sandro Campana; Lucio Riotti, 54enne di Carmiano, già condannato per associazione mafiosa, in un altro procedimento. E ancora, Andrea Bardoscia, 31enne di Galatina; Giuseppe Spagnolo, 56 anni di Galatina; Stefano Villani, 43 anni di Soleto, Luigi Cleopazzo, 41enne di Galatina; Elisa Cuppone, 42 anni di Gallipoli; Pompeo Alessandro D’Amilo, 28enne di Racale; Giovanni Fiore, 35enne di Gallipoli; Antoni Vizzi, 52 anni di Galatina; Riccardo Pizzolante, 44enne di Racale.
Hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato: Gabriele Antonio De Paolis, 44 anni di Galatina, genero di Otello Luigi Coluccia e affiliato al clan dei Coluccia, che rappresentava gli interessi di quest’ultimi, nelle aziende gestite dai Marra; Paolo Baldari, 52 anni di Galatina; Ivan Corrado, 44 anni di Supersano; Daniele Donno 27 anni di Corigliano d’Otranto; Stefano Greco 33 anni di Aradeo; Roberto Gervasi, 27 anni di Corigliano d’Otranto; Bruno Romano, 50 anni di Galatina; Daniele Puscio, 46 anni di Carmiano; Maurizio Zilli 37 anni di Galatina.
La discussione si terrà a partire dal 9 ottobre prossimo. In quella stessa data verrà esaminata la richiesta di patteggiamento della pena per: Federica Immacolata Fiamma, 27 anni di Gallipoli; Caterina Fiore, 40 anni di Gallipoli.
I 29 imputati rispondono, a vario titolo ed in diversa misura, di associazione per delinquere di tipo mafioso, frode informatica, esercizio di giochi d’azzardo ed esercizio abusivo di giochi e scommesse aggravati dal metodo mafioso, illecita concorrenza con minaccia o violenza e trasferimento fraudolento di valori.
Sono assistiti dagli avvocati: Dimitry Conte, Veronica Merico, Donato Mellone, Francesco Vergine, Ginacarlo Dei Lazzaretti, Massimo Manfreda, Ladislao Massari, Angelo Ninni, Stefano Prontera, Giuseppe Romano, Fabio Pellegrino, Donato Sabetta, Gabriele Valentini, Mario Stefanizzi, Simona Ciardo, Giovanni Erroi, Carlo Martina, Giovanni Colomba.
Ricordiamo che, nel gennaio scorso, venne smantellata una presunta associazione mafiosa dedita alla gestione del gioco d’azzardo, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto che si avvaleva del supporto di uomini di fiducia, procacciatori di clienti e “scassettatori”. Sei persone vennero raggiunte da un ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Edoardo D’Ambrosio e venne eseguito il sequestro preventivo dei bei per 7 milioni di euro.
L’inchiesta denominata “Dirty Slot” è stata coordinata dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero e condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme gialle di Lecce.