Non solo sulle strade del Salento, anche il mare ha restituito il corpo senza vita di un anziano, Marcello Bucato Capozza, 75enne originario di Galatina, ma residente da tempo a Lecce. La tragedia è avvenuta all’ora di pranzo, quando erano passate da poco le 13.00.
Il racconto di quanto accaduto in quei drammatici momenti è simile ad altri episodi avvenuti quest’estate sui litorali salentini: l’uomo, che si era recato al mare con la famiglia, stava tranquillamente nuotando nelle acque di Tricase Porto, quando è stato colto da un malore improvviso. Probabilmente un arresto cardiocircolatorio che è stato fatale. I parenti, preoccupati che non fosse ancora tornato a riva, hanno lanciato l'allarme. Poi, la scoperta.
Il cadavere del 75enne è stato recuperato dagli uomini della locale capitaneria di Porto che lo hanno riportato a riva, dove i sanitari del 118, allertati dalla stessa Guardia Costiera, hanno cercato in tutti i modi di strapparlo alla morte. I tentativi di rianimarlo, però, sono stati vani. Il cuore dell’anziano aveva già smesso di battere.
Il Pubblico Ministero di turno non ha ritenuto necessaria l’autopsia ed ha restituito la salma alla famiglia.
Pochi giorni fa, il 13 agosto per l’esattezza, a Marina Serra – conosciuta per la bellissima piscina naturale tra gli scogli – Francesca Carbone, sessantenne di Tricase è morta sotto gli occhi del figlio che ha rischiato la sua stessa vita per salvarla, senza riuscirci.
La donna è stata trascinata via dalla corrente e sbattuta con violenza sugli scogli. Il suo corpo, proprio a causa delle cattive condizioni del mare, è stato recuperato dopo diverse ore dai vigili del fuoco, con l’ausilio di un elicottero, poiché sotto costa era impossibile.