Avrebbero reso la vita difficile al gestore di un chiosco di crepes sul lungomare di Torre Vado, tutto per agevolare l’attività degli amici dai quali sarebbero arrivati i voti utili per l’elezione. Protagonisti della vicenda che sta sconvolgendo la comunità di Morciano di Leuca sono proprio il primo cittadino, Giuseppe Picci, avvocato 44enne, e il comandante della polizia municipale, Giovanni Anastasio, 53 anni.
La grave accusa di concussione, quindi, ha portato i due ai domiciliari su ordinanza emessa della gip del Tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis. Secondo le ricostruzioni dell'accusa, sindaco e comandante dei vigili avrebbero reso impossibile lo svolgimento dell’attività commerciale ad una famiglia di gestori di un chiosco nella marina di Torre Vado mediante minacce o anche attraverso provvedimenti amministrativi, come la chiusura temporanea dell'esercizio, oltre a sanzioni per migliaia di euro in merito a presunti abusi che poi sarebbero state annullate dal Tar.
Il tutto per agevolare il titolare di un'altra attività, secondo un accordo pre-elettorale che risale alle Amministrative 2009. I commercianti “favoriti” avrebbero promesso sostegno politico in cambio del lancio della propria attività.
Le indagini sono partite dalla denuncia delle vittime, stanche di subire i soprusi.
Accuse molto gravi che hanno portato al provvedimento di restrizione nei confronti del sindaco della comunità del Capo di Leuca che hanno lasciati esterrefatti anche i cittadini. Sarà l'iter giudiziario a stabile la verità ed a portare alla luce quanto accaduto nella marina situata sullo Jonio, che d'estate diventa uno dei poli turistici più importanti del Salento.
Ad assistere gli indagati l'avvocato Francesco Vergine.
