Impianto costruito senza permessi, scattano i sigilli in un noto stabilimento di Porto Cesareo

Un impianto di deflusso e scarico delle acque era stato realizzato senza permessi. Nel mirino della guardia costiera di Gallipoli finisce un noto stabilimento balneare di Porto Cesareo.

Porto Cesareo, numeri alla mano, sarà una delle mete più gettonate dell’estate. I turisti sembrano aver scelto la cittadina jonica per trascorrere le vacanze, come dimostrano i telefoni delle strutture ricettive del territorio che non smettono squillare. Tutti vogliono prenotare un posto in prima fila sotto il sole di una delle bellissime località della zona. A fare un “giro” nel fine settimana lungo tutto il tratto costiero, però, sono stati anche i militari  della Guardi Costiera di Gallipoli, impegnati in un’intensa attività di controllo. Le verifiche erano mirate ad accertare eventuali ipotesi di illecito in materia ambientale. E così, sotto la lente di ingrandimento è finito un noto stabilimento balneare cesarino.
 
È qui che, durante gli accertamenti, i militari non hanno potuto fare a meno di notare un impianto di deflusso e scarico di acque, non proprio fatto “bene”. Insomma, era stato realizzato in assenza di qualsiasi titolo autorizzativo. In particolare, il sistema di tubazioni era stato collocato sotto l’arenile ed il punto di recapito delle acque si trovava su una duna, nascosto all’interno della vegetazione mediterranea, spontaneamente cresciuta sulla sabbia.
 
A quel punto, l’intero impianto e circa milleduecento metri quadrati di duna sono stati sottoposti a sequestro penale.
 
I responsabili, invece, sono stati deferiti, in concorso di colpa, all’Autorità Giudiziaria per distruzione e deturpamento di bellezze naturali, per realizzazione di opere in assenza di permesso di costruire ed in zone sottoposte a vincolo paesaggistico e per occupazione abusiva di aree demaniali.



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