Da qualche giorno stavano seguendo le sue mosse mediante un apposito servizio perlustrativo. E, nel mezzo dell’ennesimo controllo del territorio eseguito dai carabinieri di Nardò era stato notato – nonostante la sua condizione di Sorvegliato Speciale di P.S. lo vietasse – con alcuni pregiudicati del posto e, soprattutto, con alcuni tossicodipendenti della zona. Così nella mattinata odierna gli stessi militari – coadiuvati da un’unità cinofila del Nucleo cinofili di Modugno – hanno deciso di entrare nell’abitazione di un 31enne neretino per effettuare un’accurata perquisizione domiciliare.
Fondamentale, durante l’operazione, Il fiuto del cane “Boss”: rinvenuta infatti, dentro il cassetto della camera da letto, una dose da 1 grammo di hashish. Il giovane ha subito asserito di detenerla per uso personale. La perquisizione, però, è proseguita anche perché ai militari è apparso sospetto l’atteggiamento intimorito quando il cane antidroga entrava in cucina.
L’attività ispettiva, quindi, si è concentrata sulla cucina e sul mobilio ivi presente. All’interno di una stufa a gas, e precisamente nell’alloggiamento della bombola, infatti, gli operatori hanno trovato – chiuso all’interno di un sacco nero da rifiuti – un fucile a canne mozze in buono stato di conservazione e con la matricola ancora presente. Vi erano anche due e cartucce calibro 12 impiegabili con quell’arma. Il ragazzo a quel punto ha dovuto raggiungere la caserma di Nardò. E ulteriori accertamenti hanno permesso di stabilire che l’arma ritrovata fosse risultata rubata oltre due anni fa da un’abitazione di Galatone.
Tanto è bastato per dichiararlo in stato di arresto con l’accusa – dalla quale ora dovrà difendersi – di detenzione abusiva d’armi e materiale esplodente, alterazione d’armi, ricettazione e violazione degli obblighi di sorveglianza speciale. Dopodiché, su disposizione del P.M. di turno, Dott. Emilio Arnesano, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
