In un bar cacciavite alla mano, la rapina non va in porto e un 20enne finisce in carcere

Un giovane di Copertino ha tentato di mettere a segno una rapina, ma la reazione del titolare del bar preso di mira è stata determinante. Annotata la targa dell”™auto della fuga, i carabinieri hanno rintracciato il giovane.

Si introduce in un bar con cacciavite alla mano per tentare una rapina, ma il giovane e un po’ improvvido rapinatore viene riconosciuto e finisce nei guai.

Questa mattina, quindi, intorno alle 7 a Lequile presso il Bar “Porto Alegre” in Largo S. Francesco, si è presentato un uomo col volto travisato e armato di cacciavite. Il malvivente, sotto la minaccia dell’arma improvvisata, ha intimato al proprietario di consegnarli il denaro presente in cassa.

L’immediata e tempestiva reazione del proprietario, che si è dimostrato per nulla intimorito, è stata determinante. Il rapinatore è stato messo in fuga a bordo di un’autovettura.
Il titolare del bar si è messo a inseguire il rapinatore, avendo modo, così, di notare marca e modello dell’auto, nonché di annotare il numero di targa. Il commerciante ha poi chiamato il 112.

Le immediate attività dei militari dall’Arma di San Pietro in Lama e  di quelli della Tenenza di Copertino hanno permesso di rintracciare il proprietario dell’auto. La stessa, come appurato poco dopo, era stata utilizzata dal figlio, P.Z. 20enne, di Copertino.

Il giovane rapinatore è stato riconosciuto dal proprietario del bar ed è stato, quindi, dichiarato in stato di arresto e condotto presso il carcere di Lecce.



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