L’ultima ecografia rileva la morte della bimba. Aperta un’inchiesta, sei indagati

Una giovane coppia di Guagnano vuole che si faccia chiarezza sulla vicenda ed ha presentato nei giorni scorsi, una denuncia presso il commissariato di polizia di Galatina.

Una tragedia inaspettata si è abbattuta su di una giovane coppia di genitori di Guagnano. L’ultima ecografia effettuata in ospedale dalla partoriente ha rilevato la morte della bimba. Ora marito e moglie vogliono che si faccia chiarezza sulla vicenda e che vengano svolti accertamenti medico-legali.

Attraverso gli avvocati Orazio Vesco e Antonio Scardia hanno presentato una denuncia presso il commissariato di polizia di Galatina, che è stata poi trasmessa in Procura, dove è stato già aperto un fascicolo d’indagine per l’ipotesi di reato di responsabilità colposa in ambito sanitario. Intanto, il pm Paola Guglielmi ha già iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, i nominativi di tre medici e di tre operatori sanitari dell’ospedale di Galatina, che hanno avuto in cura la paziente.

L’autopsia verrà eseguita nei prossimi giorni dal medico legale Roberto Vaglio.

Nella denuncia vengono ricostruite le tappe della dolorosa vicenda. Il 24 marzo scorso, la giovane partoriente, tra la 37esima e la 38esima settimana, ha iniziato ad avere delle perdite di liquido di colore scuro. Ha consultato il proprio ginecologo  e si è sottoposta ad una visita all’ospedale Perrino di Brindisi. Tornata a casa ha continuato ad avere perdite e dolori. A quel punto si è recata all’Ospedale di Galatina, sottoponendosi a tre tamponi vaginali.

“La situazione è sotto controllo”, le avrebbero riferito i medici. Ma tornata a casa, ha continuato ad avere problemi. Ed il 27 marzo, intorno alle 17, è ritornata all’ospedale galatinese, per ulteriori accertamenti. Una prima ecografia avrebbe scongiurato il rischio di dovere interrompere la gravidanza. In tarda serata, verso le 22, dopo un’altra ecografia, è arrivata la tragica notizia, poiché la bambina che aveva in grembo non dava più segni di vita.

Ed il 28 marzo, la donna si è sottoposta al parto naturale per espellere il feto oramai privo di vita.



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