Maltrattamenti su bimbo di 4 anni, chiusa l’inchiesta. Indagati madre e compagno

I fatti si sarebbero verificati tra settembre del 2017 e marzo del 2018. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia del nonno materno del bambino.

La Procura chiude le indagini sui presunti maltrattamenti ai danni di un bimbo di appena 4 anni, per mano della madre e del compagno.

L’avviso di conclusione, a firma del sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, è stato notificato a due persone residenti in un paese alle porte di Galatina.

Rispondono delle ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia aggravati, danneggiamento, violazione di domicilio e minaccia.

Le indagini

I fatti si sarebbero verificati tra settembre del 2017 e marzo del 2018.

Le indagini, sono state avviate a seguito della denuncia del nonno materno del bambino e in seguito corroborate da una lunga serie di accertamenti condotti dagli uomini del Commissariato di Galatina, guidati dal comandante Giovanni Bono. Il compagno della madre, in sua presenza, avrebbe preso a schiaffi e pugni in testa il bimbo, provocandogli graffi ed ecchimosi. La donna avrebbe invece trascurato il figlio nell’igiene personale, lasciandolo sporco per giorni e senza ricambi. E poi viene contestata la mancanza di adeguato nutrimento del piccolo.

Non solo, poiché il 7 marzo scorso, i due avrebbero fatto irruzione nella casa del nonno (l’uomo era assente) ed avrebbero minacciato di morte la convivente, costringendola ad inginocchiarsi. Inoltre, avrebbero distrutto mobili, altre suppellettili ed un acquario. Tale furia, sarebbe stata dettata dall’allontanamento del bimbo dalla madre, dopo la denuncia del nonno.

L’arresto

Nel marzo scorso, il compagno della madre venne arrestato e sottoposto ai domiciliari (commutato in divieto di avvicinamento). Invece, il giudice ha disposto nei riguardi della donna, la sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale.

La coppia, difesa dallavvocato Simona Mancini, durante gli interrogatori di garanzia dinanzi al gip Antonia Martalò, hanno fermamente negato ogni addebito.

L’incidente probatorio

Invece, nel corso dell’incidente probatorio svoltosi attraverso l’ascolto protetto, il bambino avrebbe confermato le accuse nei confronti della coppia.

Successivamente, la specialista avrebbe ritenuto attendibili tali dichiarazioni. Nella relazione veniva tracciato il profilo psicologico del bambino e sarebbe emersa anche l’influenzabilità del soggetto.