
Ci sono tre indagati per la morte del turista in viaggio di nozze, precipitato dalla scogliera in sella alla sua bici.
La Procura, infatti, vuol fare chiarezza su quest’assurda vicenda e per ricostruire la dinamica e le cause dell’incidente, nominerà un perito. Nell’avviso di conferimento incarico all’ingegnere Lelly Napoli, fissato per venerdì prossimo, compaiono anche i nominativi delle persone iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta del Sindaco di Melendugno Marco Potì; il comandante dei vigili urbani Antonio Nahi; il responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Salvatore Petrachi. Al momento, è solo un atto dovuto che permetterà alla Procura di espletare tutti i necessari accertamenti. Il consulente, nominato dal Pubblico MinisteroMaria Rosaria Micucci, dovrà stabilire con precisione, il punto in cui è caduto Walter Neve Ventura. Anche attraverso l’analisi della memoria del telefonino, per ricostruire il percorso effettuato dal ciclista.
La tragedia
Il 32enne originario di Paola (in provincia di Cosenza) residente a Livorno, si trovava in viaggio di nozze nel Salento con la giovane moglie, ma quel maledetto 3 settembre scorso, non ha fatto più ritorno dalla sua passeggiata in mountain bike. L’uomo percorreva una strada impervia che da Torre Dell’Orso, in località “Punta delle Due Sorelle”, conduce alla vicina Sant’Andrea. Un volo di oltre 10 metri che gli è stato fatale anche se, quando i soccorsi hanno raggiunto il posto su segnalazione di alcuni bagnanti, il 32enne era ancora vivo. Respirava quando ha toccato la terraferma al porto di San Foca, ma la situazione è precipitata in pochissimi minuti e il suo cuore ha smesso di battere.
Gli accertamenti
Ricordiamo che nelle settimane scorse, gli uomini della capitaneria di porto di Otranto sono stati incaricati di acquisire dal comune di Melendugno tutta la documentazione relativa alla messa in sicurezza e ai relativi divieti di transito nella famosissima località, per rischio idrogeologico in virtù di un’ordinanza del 2014. Cartelli e segnali erano stati installati per informare i cittadini della pericolosità della zona, soggetta a frane ed erosioni. Sono stati divelti? Non erano abbastanza visibili o il giovane ciclista ha deciso, comunque, di godersi il panorama nonostante gli avvisi? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui dovranno dare una risposta gli inquirenti.
Il collegio difensivo
Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Riccardo Giannuzzi, Luigi Rella e Giuseppe Corleto.