Cadavere nascosto in casa a Corigliano. Interrogato il figlio, “Non è mio padre. Si trova in Svizzera”

In base a quanto trapelato è ciò che avrebbe affermato il 55enne di Corigliano d’Otranto nel corso dell’interrogatorio

È stato ascoltato a lungo in Procura. E nel corso dell’interrogatorio, in base a quanto trapelato, il 55enne di Corigliano d’Otranto, avrebbe affermato: “Non è mio padre. Si trova in Svizzera“.

Continuano infatti le indagini per far luce sul ritrovamento del cadavere, ormai scheletrizzato, che si presume sia del padre, l’84enne Antonio Caracciolo. La macabra scoperta del corpo risale al 14 marzo scorso. Era avvolto in alcune coperte e adagiato su una brandina con accanto un ventilatore acceso, nella sua abitazione.

Il figlio, Luigi Roberto Caracciolo, 55 anni, assistito dall’avvocato Fabrizio Ruggeri, ha scelto di rispondere alle domande del pm Luigi Mastroniani. L’interrogatorio è durato circa 3 ore e si è tenuto martedì mattina, presso il palazzo di giustizia di viale De Pietro. Era presente anche la psichiatra Mariangela Pascali.

Nei giorni scorsi, il 55enne è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio, ma solo per permettere agli inquirenti di effettuare tutti gli approfondimenti del caso e per dare la possibilità all’indagato di nominare un consulente di parte in vista dell’autopsia. Inoltre, è indagato sempre a piede libero, anche per occultamento di cadavere.

E nella mattinata di lunedì, sono iniziati gli accertamenti medico- legali, per cercare di risalire alle cause della morte e al periodo del decesso. Sono iniziate le verifiche per l’identificazione del cadavere, per fugare ogni dubbio, poiché il corpo è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione. Il medico-legale Alberto Tortorella dovrebbe poi effettuare, nei prossimi giorni, una serie di accertamenti sulle ossa. Al momento, sembrerebbe da escludersi l’ipotesi di omicidio.

E continuano le indagini coordinate dal pm Luigi Mastroniani e condotte dai carabinieri della Compagnia di Maglie. Il sospetto degli inquirenti è che il figlio dell’84enne possa avere nascosto la morte del padre, per oltre un anno, per continuare a riscuotere la sua pensione.

E nelle scorse ore, due postamat sono stati posti sotto sequestro e verranno esaminati tutti i prelievi. Non solo, poiché verranno analizzati anche i dati contenuti nei telefonini sequestrati.

Ricordiamo, che il 14 marzo scorso, i carabinieri della locale stazione si sono presentati in casa di Luigi Roberto Caracciolo a Corigliano d’Otranto, con un decreto di perquisizione. Successivamente, l’uomo è stato accompagnato a casa di suo padre, in via San Lorenzo, per aprire la porta. Ed è stato rinvenuto un cadavere in stato di decomposizione  Lo stabile in cui viveva Antonio Caracciolo doveva essere messo in sicurezza dopo la caduta di alcuni calcinacci. Il Comune, da tempo, stava cercando di notificare all’anziano una diffida affinché mettesse in sicurezza una pensilina pericolante della sua abitazione. Ma ogni volta che i vigili andavano a suonare alla di casa non rispondeva nessuno.

Ora si attendono gli sviluppi della delicata indagine.



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