‘L’associazione antiracket lucrava su tutti i finanziamenti statali possibili’, scrive il gip: le intercettazioni

Con il trascorrere delle ore emergono nuovi dettagli sulla vicenda che ha visto protagonista Maria Antonietta Gualtieri. La Presidente dell’Associazione Antiracket Salento, insieme ad altri indagati, avrebbe lucrato sui fondi erogati dal Ministero

È considerata dagli inquirenti il vero dominus della maxi truffa, nonché l'organizzatrice e la promotrice di un'associazione a delinquere. Parliamo di Maria Antonietta Gualtieri, Presidente dell'Associazione Antiracket Salento che, assieme ad altri indagati, avrebbe lucrato sui fondi erogati dal  Ministero e derivanti dal Pon "Contrastare il racket e l'usura".
  
Un progetto che nelle intenzioni originarie era finalizzato alla "sensibilizzazione ad una cultura della legalità su un territorio chiuso e non collaborativo, con molto impegno sul piano comunicativo, con manifestazioni di piazza per significare che di estorsione e usura si può e si deve parlare perché lo Stato c'è". In realtà, come afferma il gip Giovanni Gallo nell'ordinanza, "a fronte di tali nobili intenti, il progetto dell'associazione è stato orientato a lucrare tutti i finanziamenti ed emolumenti statali possibili, attraverso la continua creazione di falsi rapporti di collaborazione, falsi report relativi alle attività svolte, fatturazioni per prestazioni in realtà non eseguite e altra documentazione falsa".
  
Ecco uno stralcio della conversazione telefonica in cui la Gualtieri spiega al Naccarelli che il Pasero ( imprenditore indagato) avrebbe dovuto emettere una fattura di cui lei avrebbe restituito parte dell'importo. Tali somme saranno poi utilizzate, in parte, per pagare i gettoni di presenza dei professionisti.
  
Maria Antonietta: quindi mi serve un preventivo di quello reale, no? cioè quando spendiamo effettivamente…poi
  
Giuseppe: eh si
  
Maria Antonietta: Allora se noi ne dobbiamo fare tre e ne dobbiamo scrive cinque…serve sapere quando e quanto, no?
  
Sempre lei: Lui ci ridà quello che ci deve dare, sicuramente ce lo da in due o tre volte.
  
Significativa anche la conversazione ambientale intercettata tra la Gualtieri e la Politi (sua segretaria) circa la fittizia redazione di report. Le due indagate arrestate si industriano al fine di inventarsi cosa scrivere, facendo attenzione affinché l'attività indicata tra soggetti collegati o dello stesso sportello non risultasse contraddittoria.
  
"Scrivi… elettrauto…per cambio batteria auto associazione”. Successivamente riprende la rendicontazione con Serena Politi: " abbiamo detto…facciamo qualcosa di computer…se scrivessimo per esempio, dice Serena, aggiornamento….pandetta.. In Tribunale….Maria Antonietta Gualtieri…si dice aggiornamento pandette fascicoli legali…ehm fissazione appuntamenti eh..va beh .. aggiornamento..registrazione appuntamenti con lo psichiatra e poi metti…assistenza avvocati…"



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