Hanno preso il via nella giornata di oggi e sono ancora in corso le operazioni di apposizione di sigilli, da parte dei militari della Guardia Costiera di Gallipoli, a un cordone dunale dell’estensione di circa mille metri quadrati e a una scogliera levigata di circa 20 metri che insistono entrambe su un’area demaniale marittima di pubblica fruibilità.
Tale sequestro, disposto dalla Procura della Repubblica di Lecce, a seguito dell’attività di indagine compiuta dagli uomini della Capitaneria di Porto, si è reso necessario per finalità probatorie per i fatti per i quali si indaga oltre che per evitare che si potessero arrecare ulteriori e irreparabili danni.
Infatti analogamente a quanto riscontrato dai militari poche settimane addietro, sono stati accertati ulteriori danneggiamenti ai piedi dunali, le cui forme sono evidentemente diverse da quelle che le stesse dune avrebbero dovuto assumere sotto l’azione degli agenti atmosferici tipici della località e del periodo dell’anno.
Ma l’attività degli agenti della Capitaneria di porto della “Città Bella”, è proseuita e ha dato i suoi frutti anche nel corso del fine settimana appena trascorso.
Nella tarda giornata di ieri, infatti, nell’ambito di un servizio di ordinaria vigilanza lungo il litorale di giurisdizione, sono state, elevate una serie di sanzioni amministrative, per un ammontare di oltre quattrocento euro ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il conduttore di un’unità da diporto che forniva assistenza con la sua imbarcazione alle attività subacquee ricreative di un gruppo di privati.
Proprio in merito a questo ultimo episodio, la Capitaneria di Porto raccomanda a tutti gli appassionati di immersioni, di effettuare le attività subacquee sotto il controllo, l’assistenza e la supervisione di istruttori sub qualificati, con l’appoggio necessario di un’imbarcazione e non da ultimo con l’utilizzo della prevista boa di segnalazione in superficie.
