Lascia le impronte digitali sulla finestra della casa che aveva deciso di svaligiare. Arrestato 10 mesi dopo

Per Franco Perrone, 65enne di San Pietro Vernotico si sono aperte questa mattina le porte di Borgo San Nicola. L’uomo, volto già noto, che aveva svaligiato una casa vacanze a Porto Cesareo nel settembre del 2014, è stato incastrato dalle impronte digitali lasciate sulla finestra.

Molto probabilmente non si sarà neanche accorto delle impronte digitali lasciate sulla finestra di un appartamento che aveva preso di mira e, a distanza di dieci mesi, avrà persino pensato di averla fatta franca e, invece, questa mattina i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campi Salentina insieme ai colleghi della stazione locale sono andati a bussare alla porta di Franco Perrone, 65enne di San Pietro Vernotico volto già conosciuto alle forze dell’ordine per alcuni problemi con la giustizia avuti in passato. Insomma, quello che credeva fosse un normale ‘controllo’ è finito con l’arresto. Ad incastrarlo, come detto, due impronte.
 
I fatti risalgono a settembre dello scorso anno. Un turista di origini padovane in vacanza a Porto Cesareo tornando a casa si era acconto di aver ricevuto una sgradita ‘visita’: qualcuno, infatti, gli aveva sottratto due orologi di marca, quasi 200 euro in contanti e una serie di piccoli oggetti volatilizzati insieme alla sensazione di sicurezza avuta fino a quel momento.  Le indagini, partite subito dopo l’amara scoperta, erano iniziate con la ricerca di qualunque indizio utile a risalire al responsabile. E le tracce, in effetti, sono spuntate fuori: due frammenti di impronta palmare, rilevati sul profilo metallico di una finestra, parziali ma sufficienti alle analisi comparative dattiloscopiche.
 
Risalire a Perrone, è stato semplice: escluso che non conoscesse di persona gli inquilini, quelle orme non avevano ragione di trovarsi lì impresse se non in relazione al furto. L’uomo, infatti, come poi appurato le aveva lasciate quando aveva forzato la tapparella e la struttura della corrispondente finestra, per introdursi in casa. Contro di lui anche la sua fedina penale, che conta più reati di tipo predatorio.
 
Il quadro indiziario raccolto è stato sufficiente per chiederne l’arresto: orientamento che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce (nella persona della P.M. dott.ssa Maria Vallefuoco) e il G.I.P. di Lecce dott. Giovanni Gallo hanno condiviso in pieno, con l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.  Così per il 65enne si sono aperte le porte di Borgo San Nicola.



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