Maltrattamenti ai bambini di un asilo? Maestra di Guagnano finisce sotto processo

Il gup ha rinviato a giudizio una maestra del comune del Nord Salento, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore. Dovrà presentarsi il prossimo 5 giugno dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi per l’inizio del processo.

Bambini di appena quattro anni sottoposti a umiliazioni fisiche e verbali? Una maestra di Guagnano in servizio presso una scuola dell'infanzia di San Pietro Vernotico è finita sotto processo con l'accusa di "maltrattamenti verso i fanciulli".
  
Il gup Tea Verderosa ha difatti rinviato a giudizio l'imputata, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Francesco Carluccio. La maestra dovrà presentarsi il prossimo 5 giugno dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi per l'inizio del processo.
  
Secondo l'accusa, fino al mese di aprile del 2015, alcuni bambini sarebbero stati sculacciati, tirati per i capelli o per le orecchie. In altri casi, la maestra li avrebbe dato pizzicotti sulle braccia e le gambe, schiaffi sulle mani. Non solo, poiché li avrebbe sottoposti a punizioni eccessive e castighi per non aver fatto bene i compiti o presi in giro davanti ai compagni di classe, per aver pianto. Inoltre, ritiene il pm, i piccoli scolari sarebbero stati costretti a mangiare contro la loro volontà; quando qualcuno opponeva un rifiuto rimaneva in classe anche se gli altri compagni uscivano fuori. La maestra, infine, avrebbe imposto ai bambini di mantenere il "segreto" su quanto accadeva in classe. In realtà, alcuni di essi avrebbero trovato il coraggio di raccontare  tra le mura di casa, i presunti soprusi subiti. A quel punto, alcuni genitori denunciarono l'accaduto nelle sedi competenti. Successivamente, scattarono le indagini e vennero piazzate alcune telecamere per documentare i presunti maltrattamenti.
  
La maestra è assistita dagli avvocati Paolo Maci e Rosamaria Rizzato. I legali, nel corso dell'udienza preliminare, hanno evidenziato come le accuse verso la maestra siano assolutamente infondate e frutto di una ricostruzione fantasiosa. Inoltre, nei filmati non vi sarebbe traccia delle presunte violenze avvenute in classe. Infatti, a riprova di ciò, la maestra è sempre rimasta al proprio posto e la scuola non ha mai ritenuto necessario prendere provvedimenti.
  
I genitori dei sette bambini, che risultano "parti offese" nel processo, sono assistiti dagli avvocati Francesco Caforio e Alessandro Paladini.



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