Minacce di morte ai parenti, dopo averne messo sottosopra l'abitazione e rubato in casa, ma anche un'aggressione ai carabinieri. Dunque, una serie di pesanti accuse "costano" una condanna a 1 anno e 6 mesi al 45enne Francesco Preite di Taurisano. Il gup Antonia Martalò al termine del processo con rito abbreviato ha anche disposto la permanenza per un anno presso i Rems (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria). Difatti il giudice, in precedenza, aveva disposto una perizia psichiatrica che attestava la parziale incapacità d'intendere e di volere del 45enne di Taurisano e la pericolosità sociale. Il difensore di Preite, l'avvocato Carlo Gervasi aveva prodotto una consulenza di parte (affidata al Dr. Marcello Rollo) che contestava quest'ultimo punto. Invece, il pubblico ministero Roberta Licci aveva invocato una condanna a 2 anni.
L'imputato rispondeva delle accuse di: minacce, violazione di domicilio, rapina (derubricato dal giudice in furto aggravato), lesioni personali, minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento.
Gli episodi contestati si sarebbero verificati nel settembre di due anni fa. Anzitutto, Preite avrebbe in varie occasioni minacciato di morte i propri parenti con un bastone, "promettendo" di incendiargli la casa. Inoltre, utilizzando lo stesso oggetto contundente, avrebbe danneggiato i vetri e gli infissi dell'abitazioni.
La furia dell'uomo non si sarebbe placata neanche con l'intervento dei poliziotti, anzi. Infatti, Preite avrebbe aggredito i due ufficiali, brandendo il bastone e ferendo uno di essi. Non solo, poiché il taurisanese è accusato di aver rubato in casa della sorella (utensili, detersivi cibarie), minacciando di picchiarla se si fosse opposta ai suoi voleri.
In realtà Preite si sarebbe spinto oltre, soltanto pochi mesi dopo. Difatti, incendiò realmente la casa di una sorella. Nell'ottobre è stato condannato con rito abbreviato a 6 anni e 4 mesi poiché accusato di essere uno dei "piromani" che il 24 dicembre scorso incendiarono un' abitazione a Taurisano e minacciato un avvocato.
Invece, l'altro presunto "piromane", Sergio Caputo, 50enne di Matino, è stato condannato a 14 anni con rito ordinario.
