Nel pomeriggio di ieri, giovedì 3 novembre, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Lecce, nel corso di un servizio di prevenzione svolto all’interno della stazione ferroviaria del capoluogo, ha proceduto all’arresto di A. E., nato in Montenegro, classe 1976, 40enne, in quanto ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori aggravati e porto ingiustificato di coltello.
I fatti che hanno portato al provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo hanno preso il via nel momento in cui gli uomini della Polfer, nella circostanza, sono stati avvicinati da una viaggiatrice ed informati dalla donna che poco tempo prima, mentre era intenta ad attraversare il sottopassaggio che conduce ai vari binari, è stata minacciata con un coltello dal cittadino montenegrino, suo ex convivente.
Gli operatori, una volta richiesta e avuta la descrizione di A.E., si sono immediatamente attivati allo scopo di rintracciarlo, le ricerche hanno dato i frutti sperati, in quanto, pochissimo tempo dopo gli uomini della Polizia sono riusciti a ritracciare il montenegrino e a rinvenire, altresì, l’arma da taglio con cui precedentemente lo stesso aveva minacciato la giovane donna.
A seguito degli accertamenti è emerso che la ragazza nel corso dei mesi aveva più volte subito minacce ed aggressioni finalizzate ad indurre la vittima di stalking a riprendere la relazione sentimentale interrotta.
Il cittadino slavo è stato sottoposto presso la propria abitazione alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
