Molestie sessuali e offese razziste verso due immigrate? 60enne di Melendugno rischia il processo

I fatti contestati si sarebbero verificati tra i mesi di giugno e agosto del 2019.L’udienza preliminare si terrà il 23 aprile prossimo dinanzi al gup Giulia Proto.

Rischia di finire sotto processo, un 60enne di Melendugno accusato di abusi sessuali, ricatti, messaggi minatori a sfondo razzista, ai danni di due immigrate di colore, richiedenti asilo. L’udienza preliminare si terrà il 23 aprile prossimo dinanzi al gup Giulia Proto. L’imputato assistito dall’avvocato Cristian Mulino, potrà avanzare richiesta di rito alternativo (abbreviato o patteggiamento). La “persona offesa” che ha dato via all’inchiesta, presentando una denuncia, potrà costituirsi parte civile con l’avvocato Stefano Leuzzi.

Ricordiamo che nelle scorse ore, il pm Maria Rosaria Micucciha chiesto il rinvio a giudizio del 60enneche risponde di varie ipotesi di reato: violenza sessuale tentata e consumata, minacce, molestia alle persone.

Le indagini

I fatti contestati si sarebbero verificati tra i mesi di giugno e agosto del 2019. L’uomo bazzicava spesso intorno a un supermercato del paese e adescava le giovani immigrate con la promessa di un posto di lavoro. In una circostanza, la vittima sarebbe stata molestata all’interno della macchina del 60enne, ma si sarebbe però sottratta a baci e palpeggiamenti, scendendo dall’auto per far ritorno a casa.

Il melendugnese non si sarebbe arreso e l’avrebbe seguita, continuando a importunarla. Non solo, poiché le avrebbe inviato alcuni messaggi del tipo: “Siete scappate dalla foresta” e “Africane di merda”. E altri ancora, sempre a sfondo razzista: “Grazie all’Italia vi diamo da mangiare e da bere”.

Secondo l’accusa, anche un’amica della prima vittima, sarebbe stata molestata dall’uomo. In un’occasione, il 60enne, questa volta all’interno della propria abitazione, avrebbe cercato di baciarla e toccarla nelle parti intime, ma avrebbe poi desistito di fronte al suo rifiuto.

Invece, in un’altra circostanza, l’indagato mentre era in auto con la donna e la figlia piccola di lei, cercava un altro approccio sessuale, arrivando ad offrire anche una somma di denaro che ella rifiutava.

E poi, c’è un terzo episodio finito sotto la lente della Procura. Il 60enne, dopo averla incontrata casualmente, le avrebbe proposto di andare a trascorrere assieme, una giornata al mare. E dopo l’ennesimo rifiuto, sarebbero volate altre offese e ulteriori msg del tipo: “Ti faccio mandare via dall’Italia”.

Le indagini sono state condotte dagli agenti della locale stazione, i quali dopo una serie di accertamenti sono riusciti ad identificare il molestatore.

In particolare, è risultata determinante la perizia effettuata sui telefonini della vittima, in cui compariva anche una foto dell’uomo, che ha permesso di risalire all’indagato. Le due giovani donne straniere sono state anche ascoltate a sommarie informazioni, confermando le accuse.



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